“Ho risposto alla chiamata dell’Empoli con assoluto entusiasmo. Mi sembra ieri il giorno in cui sono andato via. Qui mi hanno sempre trattato bene, sono apprezzato dall’ambiente e dalla società. Inoltre non è che ci siano tante occasioni di allenare in Serie A e ora lo faccio in una piazza a cui sono molto legato, a cui voglio bene”. Lo ha detto Aurelio Andreazzoli, nuovo allenatore dell’Empoli, nella conferenza stampa di presentazione del suo ritorno alla guida degli azzurri, in sostituzione di Zanetti esonerato ieri: “Conosco tutti i ragazzi esteriormente ma bisogna entrare nel gruppo, valutare le loro capacità di reazione. Dal divano non puoi capire. Siamo una pagina aperta che devo ancora scrivere. So che ci sono potenzialità per potersi esprimere, sia a livello tecnico sia per le possibilità tattiche. È un gruppo plasmabile, le prime indicazioni mi dicono che posso fare molto. Ma sono troppi i fattori che possono creare una squadra. Non basta avere gente forte. Intanto cerchiamo di trovare soddisfazione in quello che facciamo, entusiasmo, voglia perché l’ambiente si è arenato”.
E ancora: “La classifica non è confortante, ma siamo alla quarta giornata e il percorso è molto lungo. Sono molto fiducioso. Ho visto occhi interessati e interessanti. Il gruppo è composto da tutti, senatori e ragazzini, che conosco più o meno bene. Tutti dobbiamo ridare entusiasmo a questa squadra avendo un atteggiamento positivo, non ho mai visto crescita in un ambiente depresso. L’ho detto proprio ieri ai ragazzi: per fortuna affrontiamo l’Inter. Partita migliore non ci poteva essere, con una squadra forte che poteva vincere la Champions. È il modo migliore per misurarci. Loro con i giocatori, io con Simone Inzaghi, il club con questa grande società. L’unica cosa che mi da ansia è preparare una gara in pochi giorni come quelle contro Inter e Salernitana, ma questi ragazzi hanno avuto un signor allenatore, hanno lavorato tanto e si sono fatti apprezzare. La classifica fa paura, ma solo quella”.