Ci pensa Ivan Provedel, prima tra i pali con un’uscita eccezionale, ed è quello per cui è pagato, poi con un clamoroso gol di testa al 95′ che regala il pareggio alla Lazio. Un punto meritato contro l’Atletico Madrid, che gioca con esperienza ma che la sblocca grazie a un tiro da distanza siderale deviato nettamente da Kamada e poi negli ultimi quindici minuti piazza il pullman e si fa del male da solo. Arriva l’angolo in pieno recupero, arriva da dietro il portiere goleador, che ha già segnato nel 2020 in Serie B e che si è ripetuto ancora una volta, stavolta su un palcoscenico decisamente più importante come quello della Champions League: con l’Olimpico pieno (nel 2021 non ci furono i tifosi a causa del Covid), al 95′, firmando un pareggio essenziale in chiave superamento del girone, facendo scatenare il delirio collettivo. Si sarebbe parlato altrimenti di una sconfitta, seppur ingiusta, ma pur sempre di una sconfitta, sarebbe stata la quarta in cinque partite, sarebbe montato il malumore. Invece l’eroe che nessuno si aspetta, Ivan Provedel, con una zingarata offensiva d’altri tempi, lui che è il quarto portiere a segnare nella coppa più prestigiosa, rischia di cambiare totalmente le prospettive della stagione. A volte basta pochissimo, a volte basta il gol del portiere.
LA PARTITA – La Lazio parte forte, il diktat di Sarri che aveva chiesto un migliore approccio alla partita è arrivato. E così ci provano prima Romagnoli, con un colpo di testa che va fuori di poco, Zaccagni su punizione ma soprattutto Luis Alberto che gira al volo un gran destro che sibila vicino al palo di Oblak senza però trovare lo specchio. Sono soprattutto i biancocelesti a fare calcio, ma come spesso succede chi non segna alla fine capitola; la palla giusta è quella che capita sui piedi di Barrios, ma a trasformare in rete il suo destro è più che altro la deviazione di Kamada che beffa Provedel regalando il vantaggio all’Atletico. La ripresa inizia con un altro Atletico che cerca di gestire, la Lazio va in affanno sul palleggio ma colleziona comunque occasioni. La più nitida è quella che Oblak ai biancocelesti con un rinvio sbagliato che Felipe Anderson intercetta servendo Immobile: l’attaccante stoppa e, dal limite dell’area piccola, calcia centrando in pieno il portiere avversario fotografando il proprio momento no. La squadra di Simeone non sta certo a guardare, Morata stoppa e calcia trovando una deviazione ma stavolta la fortuna si gira dall’altra parte facendo finire il pallone sul palo, poi è Provedel a superarsi su Lino lasciando la Lazio in partita. I biancocelesti ci provano fino alla fine e proprio in extremis pescano il jolly; Cataldi calcia, Luis Alberto crossa e Provedel, salito per l’ultimo assalto, si trova tutto solo in area e, da attaccante vero, gira in porta il gol che vale il pareggio e riporta l’entusiasmo in una serata indimenticabile non solo per il portiere, al debutto in Champions, ma a tutto il popolo laziale per un match che può segnare la svolta di una stagione partita in salita ma pronta a svoltare.