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Coppa Davis 2023: Italia, qualificazione per Malaga a un passo. Contro la Svezia serve l’ultimo sforzo

Italia Coppa Davis
Italia Coppa Davis - Foto LiveMedia/Fabio Patamia

La sconfitta all’esordio contro il Canada sembrava aver compromesso il cammino dell’Italia nella Coppa Davis 2023, invece lo stesso Canada ha dato una mano agli azzurri, che nel confronto contro la Svezia saranno artefici del proprio destino. Basterà infatti conquistare un solo punto per garantirsi la certezza di un posto tra le migliori otto e staccare il pass per Malaga. Merito del Canada, che ha battuto il Cile per 2-1, ma soprattutto della reazione dei ragazzi di Volandri, bravi a non abbattersi dopo il ko iniziale e a riscattarsi contro il Cile, vincendo ben tre partite in rimonta. La più emblematica non può che essere quella di Lorenzo Sonego contro Nicolas Jarry, con tanto di ben quattro match point annullati. L’Italia è ora chiamata a portare a termine il lavoro e proverà a farlo presso l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), davanti a una schiera di tifosi pronti a tifare a più non posso.

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Scongiuri a parte, sembra tutto apparecchiato per una festa azzurra visto che l’avversaria, la Svezia, non è particolarmente ostica e non sembra avere armi a sufficienza per impensierire i ragazzi di Volandri. Vietato però ripetere l’errore del Canada e sottovalutare gli avversari, così come pensare che l’obiettivo sia già stato centrato. E se c’è una nazione che l’ha insegnato particolarmente bene all’Italia negli ultimi anni, quella è proprio la Svezia, che nel 2017 gelò San Siro, negandoci la qualificazione ai Mondiali di calcio 2018 in Russia. Stavolta ovviamente i contorni sono diversi ma l’imperativo di fondo è lo stesso: vietato sbagliare.

In attesa dell’ufficialità delle scelte dei due capitani, a rompere il ghiaccio potrebbe essere Matteo Arnaldi, che al debutto da singolarista ha battuto in rimonta il cileno Garin. Il giocatore sanremese non ha giocato al meglio, tuttavia è riuscito a portare a termine il compito e sembra possedere tutte le carte in regola per ripetersi anche contro Leo Borg. Il fattore principale che gioca a suo favore è quello delle condizioni fisiche: è infatti innegabile che sia più fresco di Lorenzo Sonego, il quale ha trascorso circa 5 ore in campo tra singolare e doppio contro il Cile. E poi il piemontese si esalta quando è sfavorito, mentre fatica quando ha la pressione di dover vincere, perciò nonostante l’impresa contro Jarry (che probabilmente avrà regalato all’Italia un bel pezzo di qualificazione), è possibile che Volandri decida di affidarsi ad Arnaldi.

Sonego comunque ha avuto un giorno per recuperare e si farà trovare pronto sia se dovesse essere schierato da secondo che da prima singolarista. Lasciarlo fuori non è facile, ma allo stesso tempo rinunciare a Lorenzo Musetti potrebbe non essere una grande idea. Se contro Jarry il carrarino probabilmente non avrebbe avuto chance ed è stato giustamente ‘panchinato’, diverso è il discorso contro Elias Ymer. Sicuramente le condizioni di gioco veloci non aiutano Musetti, tuttavia lo svedese ha un gioco diverso rispetto a due bombardieri come Jarry e Diallo, perciò Lorenzo potrebbe trovare le contromisure per opporre un’efficace resistenza. Sbilanciarsi e cercare di prevedere chi schiererà capitan Volandri non ha molto senso visto che i fattori da tenere in considerazione sono molti e cambieranno fino all’ultimo. Fatto sta che, a prescindere da chi giocherà, per l’Italia non sembra affatto impossibile archiviare la pratica già dopo i due singolari.

Nella malaugurata ipotesi in cui si finisse al doppio con ancora tutto in bilico, ecco che sorgerebbe un altro dilemma: chi schierare? Contro il Canada sono scesi in campo Simone Bolelli e Matteo Arnaldi, sconfitti al tie-break del terzo set, mentre contro il Cile hanno giocato Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, vittoriosi sempre al tie-break del terzo. In tutto ciò c’è anche Andrea Vavassori, che ranking alla mano è il numero uno d’Italia, ma non è al meglio per via di un problema fisico. Insomma, le opzioni non mancano e, anche se la Svezia potrà affidarsi a due specialisti come Bergevi e Goransson, l’Italia avrà la possibilità di rispondere con due giocatori altrettanto affidabili. Non resta dunque che prendere i popcorn e godersi questa sfida che potrebbe spedire l’Italia tra le migliori otto al mondo. Appuntamento dalle ore 15.00

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