Serie A

Pioli, incubo derby: spavaldo in conferenza stampa, disastroso in panchina

Stefano Pioli Milan
Stefano Pioli - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Stefano Pioli non riesce a sfatare il tabù derby e diventa il primo allenatore della storia a perderne ben cinque di fila. A nulla è servito interrompere il digiuno di gol contro i cugini che durava da oltre un anno, visto che Maignan ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco ben 5 volte e il Milan è stato travolto dall’Inter in una maniera che si potrebbe definire quasi inaccettabile. Sia perché le prime tre giornate non avevano evidenziato una differenza così ampia, sia perché i rossoneri hanno investito molto in estate e ci si aspettava quantomeno che il gap fosse minore.

Ciò che la maggior parte dei tifosi non ha perdonato a Stefano Pioli è stata la spavalderia mostrata nella conferenza stampa di venerdì visto che poi in campo si è assistito a tutto il contrario, ovvero un dominio nerazzurro. Certo, ci si potrebbe appellare all’assenza di Tomori o alla stanchezza di nazionali come Pulisic reduci da viaggi lunghi, ma la verità è che cercare alibi sarebbe inutile quanto sbagliato. Un 5-1 del genere lascia spazio a poche interpretazioni e mette inevitabilmente in discussione il futuro del tecnico, a cui era stata data grande fiducia dalla nuova proprietà ma che, nel momento di fare il salto di qualità, non sembra riuscire a rispettare le attese.

Poi è chiaro che non basta una partita per mandare all’aria il lavoro degli ultimi anni, anche in virtù delle tre vittorie in avvio di stagione, ma la società sarà ovviamente chiamata a fare dei ragionamenti. Se è vero che per migliorare bisogna innanzitutto imparare dagli errori commessi, appare palese come il Milan di Pioli abbia dimostrato di aver appreso davvero poco dagli ultimi cinque derby persi. E per un club con delle ambizioni come quelle dei rossoneri, ciò rischia di essere un aspetto troppo importante nella pianificazione del futuro. Fortunatamente per Pioli ci sarà subito tempo per rifarsi, a partire dalla sfida di Champions contro il Newcastle e poi ancora in campionato. Allo stesso tempo, il margine d’errore è sempre più sottile e sbagliare è vietato.

SportFace