Finalmente, dopo 7 mesi di trattative, draft, proclami, preparazioni, allenamenti e tante chiacchiere, ritorna il football giocato. Procuratori, analisti e bookmakers lasciano le luci della ribalta ai veri protagonisti: i giocatori ed i coaching staff.
Partenza con il botto. I campioni in carica, i Kansas City Chiefs, hanno avuto l’onore, come da consuetudine, di ospitare presso l’Arrowhead Stadium, il match inaugurale affrontando i Detroit Lions. C’erano enormi aspettative su tale incontro, giustificate non solo dalla lunga astinenza di football giocato ma soprattutto dalla curiosità di vedere i Chiefs, dati da tutti come favoriti per la vittoria del superbowl, contro i Lions, una delle franchigie più intriganti della nuova stagione. Infatti i ragazzi di motorcity, dopo anni di cocenti delusioni e rifondazioni totali (ricordiamo che mancano ai playoff dal 2016 e non vincono la division dal 1993!), hanno concluso la stagione passata in netto crescendo. Infatti, pur non accedendo alla post season, i Lions hanno messo in mostra uno degli attacchi più esplosivi dell’intera NFL; per fare il definitivo salto di qualità, durante il draft 2023, hanno aggiunto diversi talenti nel reparto arretrato al fine di organizzare una difesa finalmente performante. Al contrario Pat Mahomes, fenomenale quarterback di Kansas City, è alle prese con un attacco nettamente ridimensionato e orfano della punta di diamante, il tight end Travis Kelce, fermato da problemi ad un ginocchio e con una difesa priva del suo migliore interprete, il difensive tackle Chris Jones auto-esclusosi in segno di protesta per il mancato adeguamento del contratto. Ne è venuta fuori una partita altamente spettacolare che ha visto uscire vincitori, dopo un’altalena di emozioni, i Lions per 21-20. All’iniziale vantaggio dei Lions, touchdown del rampante ricevitore St. Brown ben lanciato da un preciso Goff, quarterback di Detroit, ha risposto un chirurgico Mahomes che ha trovato in endzone prima il ricevitore Rice e poi il tight end Bell; un intercetto all’inizio del terzo quarto da parte della matricola Lions, Branch, grave errore del ricevitore dei Chiefs Toney che ha mancato una facile presa, ha riportato in equilibrio l’incontro rotto da due piazzati consecutivi dei padroni di casa; il nuovo e definitivo sorpasso da parte di Detroit è stato sancito da una corsa da 8 yards del runningback Montgomery al culmine di un bel drive durato oltre 5 minuti.
Una domenica di esami. Molta attenzione era riposta sull’incontro Los Angeles Chargers 34 – Miami Dolphins 36 e le attese non sono state tradite; i Chargers, rinnovati nel coaching staff (nuovi offensive e difensive coordinator) si sono presentati ai nastri di partenze desiderosi di cancellare la stagione 2022, partita con spavaldi propositi ma terminata con l’incredibile sconfitta nel primo turno di playoff contro i Jaguars nonostante l’iniziale vantaggio per 27-0; i californiani si son trovati di fronte un Tua Tagovailoa nella sua veste migliore, deciso a dimostrare di essere un élite QB pronto a guidare Miami verso i quartieri alti della Conference e non quello spesso acciaccato delle prime due stagioni tra i professionisti; ebbene si è assistito ad una partita spettacolare con attacchi stellari, difese rivedibili (sono state concesse in totale ben 969 yards) e continui cambi di leadership nel punteggio. Alla fine hanno prevalso i Dolphins grazie alle prove monstre del QB Tagovailoa (466 yards su passaggio, 3 TD ed 1 solo intercetto) e del ricevitore Tyreek Hill (211 yards e 2 Touchdown in ricezione). All’Heinz Field di Pittsburgh si sono affrontati i Pittsburgh Steelers 7 – San Francisco 49’s 30. C’era molta curiosità nel rivedere in campo Brock Purdy; mr Irrilevant 2022, complice la Dea Bendata, si era ritrovato di colpo titolare della storica franchigia Californiana portandolo ad un passo dal grande ballo, salvo poi pagare il conto alla fortuna ed essere vittima a sua volta di un infortunio che ha precluso, a lui ed alla squadra, l’accesso al Superbowl. A testare le ambizioni di San Francisco, accreditata dai più tra le favorite nella NFC, c’erano i gialloneri di Pittsburgh, protagonisti di un ottimo finale in crescendo nella passata stagione con 7 vittorie negli ultimi 9 incontri che però non hanno dato accesso alla post season. In questo caso la partita è stata letteralmente a senso unico: San Francisco ha dimostrato uno strapotere sia in attacco (Purdy 220 yards su passaggio e 2 touchdown, McCaffrey 152 yards di corsa e 1 touchdown, Aiyuk 129 yards in ricezione e 2 touchdown) che in difesa (dopo quasi due quarti interi e 5 possessi il guadagno degli Steelers è stato di una misera manciata di yards!). Il risultato non è mai stato in discussione ed impressiona ancora più la facilità con cui è stato ottenuto. La partita Cleveland Browns 24 – Cincinnati Bengals 3 è stata anticipata dalla notizia della firma del rinnovo quinquennale del QB dei Bengals Joe Burrow, che lo ha portato a diventare il giocatore più pagato della NFL. Questa ulteriore spinta a far bene (merito di una sopraggiunta serenità contrattuale dell’uomo franchigia) unita ad una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, figlia degli ottimi risultati conseguiti nelle ultime due stagioni, pareva fornire le giuste motivazioni alla compagine nero-arancio. Come sempre il campo ha smentito in modo netto le impressioni pregara; i Bengals hanno racimolato la miseria di 3 punti conquistando soli 6 primi down per un totale di 142 yards. Ottima prova della difesa di Cleveland, con la secondaria sugli scudi per essere riuscita a cancellare uno degli attacchi più esplosivi dell’intera NFL. Se il QB Deshaun Watson riesce a dimenticare le vicende extracampo che hanno pesantemente condizionato le sue prestazioni negli ultimi due anni (solo 6 gare disputate) e torna a fornire prestazioni a livello del suo esordio questi Browns possono candidarsi a diventare la mina vagante della AFC.
Gli altri incontri domenicali. I 3 QB rookies hanno scoperto quanto è duro il passaggio dal football universitario a quello professionistico. Nella partita Atlanta Falcons 24 – Carolina Panthers 10 il QB Young, scelta n. 1 dei Panthers, ha lanciato per sole 146 cards subendo 2 intercetti. Numericamente migliore la prestazione di Richardson, in Jacksonville Jaguars 31 – Indianapolis Colts 21. Il QB dei Colts ha guadagnato quasi 300 yards tra corse e lanci ma senza riuscire ad ottenere la vittoria. Menzione speciale per il WR dei Jaguars Calvin Ridley, ritornato in campo dopo oltre 670 giorni ed autore di una prestazione sontuosa. Stessa sorte anche per il terzo esordiente di giornata, il QB Stroud matricola dei texani, nella sconfitta Baltimore Ravens 25 – Houston Texans 9; da evidenziare l’ottima prova del WR rookie dei Ravens Flowers autore di ben 9 prese e 2 corse per un totale di quasi 90 yards. Buon esordio in maglia Bucs del QB Mayfield nell’incontro Minnesota Vikings 17 – Tampa Bay Buccaneers 20. Esordio vincente anche per il Carr in New Orleans Saints 16 – Tennessee Titans 15; il nuovo QB dei Saints, trasferitosi in Louisiana dopo 9 stagioni in maglia Raiders, ha fornito una buona prestazione guadagnando oltre 300 yards e lanciando anche 1 touchdown. I Commanders festeggiano il cambio di proprietà con una vittoria in Washington Commanders 20 – Arizona Cardinals 16. Molto atteso l’esordio di Love, nominato QB titolare dei nuovi Packers all’indomani della trade che ha portato Rodgers ai Jets; l’incontro Chicago Bears 20 – Green Bay Packers 38 ci ha consegnato un Qb pronto (come dimostrano le 245 yards lanciate con 3 touchdown) che sembra aver tratto profitto dai tre anni di praticantato alla scuola di Rodgers. Amaro ritorno sulla sideline di Sean Payton; il suo rientro in Denver Broncos 16 – Las Vegas Raiders 17 non ha coinciso con una vittoria della franchigia del Colorado; i vice campioni del 2022 hanno vinto ma non convinto, in New England Patriots 20 – Philadelphia Eagles 25, nonostante un vantaggio nel primo quarto di 16 a 0, frutto di due sanguinose palle perse dei Bostoniani, hanno dovuto sudare più del dovuto per portare a casa il successo. Vittoria contro pronostico dei Rams in trasferta; in Seattle Seahawks 13 – Los Angeles Rams 30, le luci della ribalta sono tutte per il rookie WR Nacua dei Rams (selezionato al 5° giro del draft) autore di una prestazione da raccontare ai posteri: 10 ricezioni per 119 yards di guadagno. Per concludere, il posticipo domenicale tra New York Giants 0 – Dallas Cowboys 40, ha messo in chiaro quali siano le intenzioni della squadra dell’owner Jerry Jones.
Il Monday Night. Tanto tuonò che alla fine……non piovve. Mesi di chiacchiere in attesa della trade per portare, dopo 18 stagioni con maglia Green Bay, Aaron Rodgers alla corte di Robert Saleh; settimane a disquisire su quale sarebbe stato l’apporto tecnico di ARod; fiumi di parole per provare a capire se per i Jets è reale, con Rodgers in regia, tornare ai playoff dopo 13 lunghi anni. Nessuno, neppure nel peggior incubo, avrebbe mai osato immaginare, che l’esordio del 4 volte MVP della regular season sarebbe durato 4 snap con solo 1 tentativo di lancio, d’altronde nemmeno completato. Eppure questo è quanto accaduto in New York Jets 22 – Buffalo Bills 16. L’infortunio subito all’alba del 1° quarto ha causato la rottura del tendine d’Achille per il neo QB dei Jets: stagione finita e carriera a forte rischio. Non sapremo mai se quanto avvenuto dopo poco più di tre minuti dall’inizio dell’incontro abbia causato un calo di concentrazione ad Allen, QD dei Bills, autore di una prova molto imprecisa con 1 solo TD lanciato a fronte di 3 intercetti subiti ed un fumble provocato; di sicuro ha compattato la squadra newyorchese ed in particolare il reparto difensivo, protagonista di una gara pregevole condita da 5 sacks e 3 intercetti, tutti messi a segno dalla safety Whitehead.