“Due anni fa siamo partiti con la costruzione di un gruppo, oggi siamo una squadra. E’ lo step successivo e l’abbiamo completato anche prima di quanto mi aspettassi”. Filippo Volandri parla in conferenza stampa a due giorni dall’esordio dell’Italdavis mercoledì 13 alle 15 contro il Canada alla Unipol Arena di Bologna per il Gruppo A delle Finals, che comprende anche Cile e Svezia. Un percorso di avvicinamento a questo impegno caratterizzato dalle polemiche relative all’esclusione di Fabio Fognini, oltre che dai forfait di Jannik Sinner e Matteo Berrettini. “Sono sicuro che l’avvicinamento non lascerà scorie – ha detto Volandri – Bisogna affrontare insieme quello che succede, ma già da tempo parliamo solo di quello che ci aspetta da mercoledì in poi. Siamo tutti sereni, c’è un bellissimo clima in squadra come siete abituati a vedere in questi ultimi due anni”.
“Ho chiesto a tutti grandissima disponibilità – ha detto il capitano -. Abbiamo più di un’opzione in doppio, e più di una in singolare. L’obiettivo è di essere tutti pronti a prescindere da chi giocherà. E la risposta che mi stanno dando in questi giorni va esattamente in questa direzione”. Fra due giorni l’Italia ripartirà dal Canada campione in carica che ci ha sconfitto in semifinale meno di un anno fa. Ma non c’è Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov non gioca da Wimbledon. “Tutte le sfide sono diventate difficili, tutte le squadre si sono arrichite e poi in Davis la classifica vale fino a un certo punto, l’abbiamo sperimentato anche a Malaga. Dobbiamo soltanto pensare a noi, alle nostre prestazioni. E poi tutti i match sono complicati per noi, ma anche per i nostri avversari sarà difficile giocare contro di noi. Il pubblico italiano, come l’anno scorso, ci darà una grande spinta”.
L’Italia si presenta con Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego come punte di diamante della squadra: “Le condizioni sono un po’ più veloci, più simili a quelle di Malaga rispetto allo scorso anno”, spiegano i due, che si sono allenati intensamente sul campo principale tra sabato e domenica. “Tutti noi noi disponiamo delle qualità per giocar bene qui, abbiamo trovato da subito buone sensazioni, siamo fiduciosi” ha detto Musetti, contento di ritrovare la nazionale dopo l’eliminazione al primo turno allo US Open. “L’ultimo torneo non è andato come speravo ma non c’è miglior posto come questo. Stare con questo gruppo che considero di amici, come una famiglia, mi fa bene, mi dà grande motivazione”, ha aggiunto il carrarino.
Prima convocazione per Matteo Arnaldi, reduce dagli ottavi di finale raggiunti agli US Open: “E’ speciale essere qui. Mi hanno fatto sentire a casa da subito. Ci conosciamo bene tutti, è un bel gruppo. Sono felicissimo di essere qui, non vedo l’ora che iniziamo mercoledì”. E il debutto in Nazionale è anche per Andrea Vavassori: “Abbiamo fatto ottimi risultati insieme a Simone in doppio, poi ci troviamo benissimo a livello umano – ha detto -. Siamo molto amici e questo aiuta in campo. Siamo stati un po’ sfortunati nelle due finali che abbiamo giocato quest’anno (a Halle e Umago, ndr), avremmo potuto vincere il torneo”.
Bolelli, bolognese di Budrio, sente ancora di più il gusto di giocare in casa. “Non capita tutti i giorni di giocare nella tua città” ha spiegato. Anche lui, il più esperto della squadra, guarda solo a quello che verrà. “Ci sono state polemiche, lo sport è fatto anche di questo ma le lasciamo in un cassetto – ha concluso -. Siamo concentrati soltanto sul Canada, ci stiamo preparando al meglio con Filo e il team per questo incontro. Vogliamo vincere: è questo il nostro obiettivo, il resto lascia il tempo che trova”.