Serie A

Juventus, Rabiot: “In Italia sono migliorato e diventato leader. Ci sono rimasto male per il Pallone d’Oro…”

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot, Juventus - Foto LiveMedia/Gianluca Ricci

“Con la Juve non avremo le Coppe, la vedo come un’opportunità per lavorare meglio, cosa che non puoi fare quando hai tante partite. Potrà essere utile anche in vista di Euro 2024″. Così Adrien Rabiot parla dal ritiro della Francia ai microfoni dell’Equipe. Il centrocampista, che ha firmato un rinnovo annuale con i bianconeri, parla dei sui miglioramenti e di ciò su cui può ancora lavorare: “Giocare in Italia mi ha permesso di migliorare tatticamente, nella riflessione, nello sviluppo del gioco, nella costruzione delle azioni. Allegri insiste sul fatto che i miei numeri potrebbero essere più alti in termini di gol segnati, anche se la scorsa stagione ho segnato undici reti. Tutti gli allenatori me l’hanno detto, anche Blanc al Psg. Ho margini di progresso e questo è uno”.

Rabiot è rimasto deluso dall’esclusione dalla top-30 per il Pallone d’Oro: “Non nego che ci sono rimasto male perché ho fatto una stagione importante a livello individuale. Poi vedendo alcuni nomi ho pensato non fosse logico… A volte bastano due partite buone in Champions ma chi decide non tiene conto l’intera stagione di un giocatore”.

Rabiot si sente molto più maturato rispetto al passato ed è pronto a prendersi un ruolo da leader non soltanto nella Juventus, ma anche in Nazionale: “Dal 2020 a oggi ho giocato ogni partita in cui ero disponibile. Quello di leader è uno status diverso e che ho anche alla Juve quest’anno. Le generazioni cambiano e anche io ho acquisito più esperienza. Diventar capitano? Sarebbe falso se dicessi che non mi interessa. E’ un ruolo importante da ricoprire in Nazionale, ma prima di me ci sono giocatori più legittimati”.

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