Calcio femminile

Italia femminile, Bertolini: “Nel calcio servono le quote rosa, aveva ragione Murgia…”

Milena Bertolini
Milena Bertolini, Italia femminile - Foto LiveMedia/Alessio Tarpini

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Milena Bertolini, ex ct dell’Italia femminile, ha fatto il punto della situazione sul movimento calcistico: “Quando sento dire che questo è l’anno zero mi viene da pensare cosa sia stato fatto dal Mondiale 2019 in poi. A mio avviso il problema è di testa: manca un progetto che dia importanza al calcio femminile. La verità è che nel calcio italiano le donne sono immagine: servirebbero le quote rosa. E poi noi siamo le peggiori nemiche di noi stesse: aveva ragione Murgia quando diceva che servono due donne per far fuori una donna. Ma così torniamo al patriarcato“.

Personalmente credo di aver lasciato una squadra rinnovata e con un futuro, ma bisogna ritrovare un po’ di umiltà. Al nuovo ct Soncin auguro il meglio, ma bisognava cavalcare quell’onda positiva – ha aggiunto Bertolini, che poi ha analizzato il fallimento ai Mondiali – Il sacrosanto cambio generazionale ha creato problemi di equilibri all’interno della squadra. Non è facile dire a una veterana che resterà a casa e siamo io che le ragazze abbiamo avuto bisogno dei nostri tempi, che purtroppo non sono coincisi“.

Bertolini ha poi proseguito il racconto: “All’inizio vedevo sorrisi, professionalità e giovani entusiaste. Dopo la partita contro la Svezia invece l’atmosfera è cambiata: chi non ha giocato ha messo il muso perché non ha gradito che le piccole erano passate davanti. Ma è una cosa che va accettata, anche se la ct non ti sta simpatica. La partita col Sudafrica? Alla fine tutte mi scansavano tranne le giovani. Il volo di ritorno è stato allucinante: alcune giocatrici non mi hanno più nemmeno guardato in faccia“.

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