Carlos Alcaraz supera Matteo Arnaldi in tre set e vola ai quarti di finale degli Us Open 2023. Sull’Artur Ashe Stadium il giovane tennista sanremese fa la sua bella figura e si arrende dopo quasi due ore di partita con il punteggio finale di 6-3 6-3 6-4. Rimane un grande torneo per Arnaldi che ha raggiunto a New York il primo ottavo di finale slam della sua carriera. Alcaraz continua la sua difesa al titolo e, mercoledì, ai quarti di finale affronterà il vincente del match tra Jannik Sinner e Alexander Zverev in scena questa notte.
PRIMO SET – L’inizio di partita è molto equilibrato con Arnaldi che non soffre la pressione di giocare nello stadio più grande del mondo. I primi quattro games vanno via lisci per chi serve con Matteo che prova a rispondere colpo su colpo ad Alcaraz. Il primo momento chiave della partita lo si vive nel sesto gioco quando lo spagnolo aumenta i giri del motore e sfrutta le prime palle break della partita involandosi sul 5-2. Matteo prova a non mollare, tiene il suo turno di servizio, ma ormai è troppo tardi, Alcaraz chiude la prima frazione di gioco con il punteggio di 6-3.
SECONDO SET – Il secondo parziale inizia subito in salita per il sanremese: Arnaldi, complice anche un doppio fallo, cede il servizio di apertura e allora Alcaraz vola via. Lo spagnolo gioca in scioltezza e rilassato forte del set e del break di vantaggio, ma Arnaldi comunque è bravo a non mollare e rimane lì provandosi a godere ogni momento di questo giorno e di questa partita. Alcaraz, con un altro break nel nono gioco, chiude nuovamente 6-3 il set: due set a zero.
TERZO SET – Arnaldi non vuole arrendersi e per la prima volta strappa la battuta al suo avversario e lo fa a zero portandosi sul 2-1 e servizio. Il quarto game è probabilmente il più bello dell’intero incontro con Alcaraz che sfodera un paio di colpi da campione e riesce a recuperare immediatamente il break di svantaggio, 2-2. La partita è piacevole, il pubblico si diverte di fronte alle giocate dei due. Il momento decisivo lo si vive sul 4-4: Alcaraz alza il livello, prima tiene il servizio e poi brekka a zero chiudendo la partita dopo quasi due ore di gioco. Matteo Arnaldi saluta l’Artur Ashe Stadium e gli Us Open al termine di un torneo fantastico che sicuramente rappresenterà un punto di partenza e non un punto di arrivo della sua giovane carriera.