“C’è chi cerca di usare il nostro mondo per veicolare voti. E’ un calcolo sbagliato: gli sportivi non vogliono ingerenze”. Queste le parole del presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò in una intervista al quotidiano Libero. “Lo sport deve andare assolutamente d’accordo con la politica, lo sport ha bisogno della politica. Sia però chiaro questo: la politica si deve occupare di sport, non deve occupare lo sport”, continua Malagò che poi si sofferma sull’emendamento approvato a luglio dal Parlamento che svincola i presidenti delle federazioni sportive dal limite dei tre mandati escludendo proprio il presidente del Coni. “Io credo che una certa parte della politica, molto identificata e circostanziata abbia utilizzato questo escamotage per impedire a una persona di essere eletta. Una cosa è impedire un rinnovo di un mandato a chi viene designato e nominato, una cosa è chi viene eletto. Il presupposto è questo. Il nostro mondo decide chi lo rappresenta e se sanno che questa persona ha consenso, l’unico modo per impedire che rimanga, è impedire che possa ricandidarsi”, continua Malagò.
E su un possibile futuro al Campidoglio: “Se dovessi fare l’elenco dei partiti che hanno chiesto di potermi candidare, finiremo domani e non sto scherzando. Richieste bipartisan cui ho sempre fermamente detto no. E’ una questione di serietà. Io mi occupo di sport non di politica”. C’è un valore importante da sottolineare: “Lo sport è una delle migliori medicine contro le derive violente dei giovani”. Malagò torna a commentare quel no di Virginia Raggi alle Olimpiadi a Roma: “Fu una scelta scellerata da tutti i punti di vista. Un danno enorme per il nostro Paese in termini di indotto, di visibilità”. Poi un bilancio del governo Meloni: “Sta facendo un lavoro molto importante e apprezzato. Spesso mi confronto all’estero con i miei colleghi del Cio dove era prevedibile qualche pregiudizio ma il sentimento generale è che la nostra Premier stia lavorando bene“. E su Milano-Cortina: “La candidatura è stata un’intuizione dopo le ferite dovute allo stop della candidatura alle Olimpiadi estive di Roma. Non nego ci siano ritardi nella tabella di marcia ma non ci faremo trovare impreparati a questo importantissimo appuntamento”.