Nella giornata di sabato 19 agosto si aprirà la nuova stagione della Serie A come è abitudine a Coverciano si è svolto l’incontro organizzato dall’Aia ai quali sono intervenuti oltre agli arbitri italiani anche il Presidente della Federazione, Carlo Tavecchio, il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, oltre che Nicola Rizzoli ed Emidio Morganti i responsabili dei canali A e B oltre che Roberto Rosetti, responsabile del progetto Var, il “Video Assistant Referee”.
Il campionato che torna, infatti, avrà una grossa novità, come notato nelle designazioni arbitrali per la prima giornata, la presenza della tecnologia a supporto del quartetto arbitrale che verrà utilizzata per la prima volta alle ore 18 di sabato 19 agosto nel match tra Juventus e Cagliari che aprirà ufficialmente la stagione.
La soddisfazione da parte di tutti è chiara ed evidente e Marcello Nicchi ha sottolineato l’importanza del Var: “Il calcio è pronto per una nuova stagione, dobbiamo essere pronti ad assecondarlo. Sta per iniziare una stagione con innovazioni importanti che incuriosiscono tutti. Da domani si parte. Un ringraziamento particolare va a Roberto Rosetti, che ha gestito il tutto. Speriamo funzioni per il meglio. L’Aia ha avuto la soddisfazione di acquistare il suo Neymar: avere organi tecnici di livello non è una cosa di poco conto”.
Carlo Tavecchio ha voluto confermare il sempre presente sostegno della Federazione nei confronti dell’Aia: “Essere qui è un dovere, un obbligo e una necessità per dimostrare che la Federazione è presente con l’Aia sempre. L’Aia è stato uno dei cardini del sistema sportivo. Credo che il campionato meriti prospettive di regolarità, deve essere concorrenziale con gli altri campionati stranieri. Stiamo facendo il massimo, lavorando anche sulle autonomie legate alla tessera del tifoso. La grande responsabilità passa anche da voi (arbitri, ndr). La buona fede non si discute mai. Spero che gli strumenti tecnici siano di supporto e aiuto per avere regolarità massima. E’ necessario garantire che chi organizza e permette lo svolgimento del campionato sia inattaccabile da punto di vista morale e professionale. Stimo molto Rizzoli. Auguro tanta fortuna a lui e a tutti coloro che hanno responsabilità. Andate e fate bene”.
Nicola Rizzoli, designatore della Can A dopo aver chiuso la propria carriera di arbitro, ha spiegato quello che sarà l’utilizzo del Var e della tecnologia: “E’ un supporto tecnologico che non cambia la prerogativa degli arbitri. Bisogna essere tutti preparati, non solo gli arbitri. La preparazione è alla base. La nostra squadra è formata da un arbitro, due assistenti, il IV ufficiale di gara e due “Video Assistent Referee” (un arbitro e un ufficiale di gara) più un osservatore arbitrale. La formazione del processo decisionale dell’arbitro non cambia. La decisione in campo viene presa sempre. Il Var è come un portiere che salverà il risultato, ma la decisione è sempre dell’arbitro. Il gioco del calcio deve restare fluido. Le correzioni del Var saranno solo per chiari errori su situazioni da protocollo. Solo l’arbitro può cominciare una review, gli altri la suggeriscono. Se un giocatore si permette di chiedere all’arbitro di fare una review, verrà ammonito, e nessuno può entrare nella “Referee Review Area” “.
Le situazioni di protocollo saranno le valutazioni possibili in caso di una segnatura di una rete, situazioni da possibile rigore, assegnazione di rosso diretto e scambio d’identità. E in questi casi cosa succede? “Il Var inizia il check silente dell’azione in questione, per avere una prima idea. Se c’è un errore o presunto errore, viene operata distinzione tra le decisioni che il Var può fare sulla base di fatti (cosiddetta “Overrule”, esempio fuorigioco) e situazioni con interpretazioni arbitrali (chiamata “On Field Review”, esempio punibilità fallo di mano). L’obiettivo oggi è all’accuratezza, la decisione corretta, non la tempistica. La slow motion servirà solo per valutare i punti di contatto”.
Fondamentale, quindi, che la decisione presa sia corretta cosa che probabilmente inizialmente richiederà tempi più lunghi ma Rizzoli rassicura: “Proveremo a velocizzarci fin da subito ma se saremo un pelo lenti cercate di concedercelo”.
In questa stagione il Var verrà applicato, oltre che alla Serie A, anche alla Bundesliga in Germania e alla Primeira Liga portoghese con un protocollo, come spiegato da Roberto Rosetti responsabile del progetto Var: “Non italiano, ma internazionale, unico per tutte le Nazionali. Non vogliamo distruggere il mondo del calcio. Sulle situazioni previste il Var sarà risolutivo”.
Al termine della presentazione ai microfoni di Mediaset Premium Nicchi ha voluto esprime un auspicio verso questa nuova stagione: “Siamo tutti un po’ curiosi e ben predisposti e spero che lo siano anche i dirigenti, gli allenatori, i calciatori e i mezzi d’informazione perché qui veramente si può aprire una nuova finestra del divertimento e dell’annullamento delle tensioni per un evento sportivo“.