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Gianmarco Tamberi ha chiuso al quarto posto la gara di salto in alto della Diamond League 2023 a Zurigo. Il fresco campione mondiale ha superato la quota di 2.28, per poi sbagliare due volte a 2.31 e una volta a 2.33 con l’ultimo tentativo rimasto. La vittoria è andata all’amico e rivale Mutaz Essa Barshim, che ha superato con facilità 2.35 imponendosi davanti ad Hamish Kerr che con 2.33 firma il nuovo record nazionale neozelandese. Terzo posto per il coreano Woo con 2.31. Nell’altro grande evento di stasera, immancabile vittoria nel salto con l’asta per Armand Duplantis, che dopo essersi garantito il successo a 6 metri tondi tondi prova l’assalto al suo stesso record del mondo: i tentativi a 6.23 non vanno a segno, ma soprattutto uno è stato tutt’altro che lontano dall’andare a segno. Non brilla più di tanto invece la stella di Noah Lyles nei 200 metri: il vincitore di tre ori a Budapest si è pur sempre imposto con 19″80, ,ma con una curva non esaltante e senza staccare più di tanto Knighton (19″87) e Hughes (19″94).
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Tra gli altri italiani, ottima impressione di Davide Re che chiude al secondo posto i 400 metri maschili con il tempo di 45″49 rimontando bene nel finale. Vittoria per il norvegese Ingvaldsen in 45″28. Si difende anche Lorenzo Ndele Simonelli, che nei 110 ostacoli nonostante un errore sull’ultima barriera chiude quinto in 13″60 nella gara vinta dal padrone di casa Jason Joseph con il nuovo record svizzero di 13″05. Si confermano su buoni livelli anche le tripliste Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro, entrambe reduci dalla finale di Budapest e stasera rispettivamente settima a 14.18 e ottava a 14.11. Vittoria per Yulimar Rojas con 15.15, secondo posto per Ricketts con 14.78, terzo posto per Povea con 14.73.
Non va oltre il 7.53 e il decimo posto Mattia Furlani nel lungo maschile, la misura del primo salto non basta al giovanissimo azzurro per accedere ai salti di finale. Vittoria all’ultimo salto, proprio come accaduto ai Mondiali di Budapest, per il greco Tentoglou che ha piazzato la zampata da 8.20 in extremis battendo Gayle (8.07) e Lawson (8.05).
Negli eventi che non vedevano italiani al via, vittoria per la campionessa mondiale Sha’Carri Richardson nei 100 metri femminili in 10″88 davanti alle due giamaicane Morrison e Thompson-Herah. Grande sorpresa nei 400 ostacoli maschili, dove l’atleta delle Isole Vergini Kyron McMaster vince davanti all’assoluto favorito Karsten Warholm. Altra grande prova invece per Shericka Jackson nei 200 metri femminili, dove la giamaicana domina in 21″86 (e leggero vento contrario) continuando a correre in un’altra dimensione rispetto alle avversarie come dimostra il 22″25 di Neita, seconda classificata.
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