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L’Inter fa visita all’ex Ranieri, Cagliari ostacolo insidioso sulla strada per restare in vetta

Lautaro Martinez Inter
Lautaro Martinez - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

L’Inter chiude le danze di questa seconda giornata di Serie A e può essere una delle appena quattro squadre a rimanere in vetta al campionato e a punteggio pieno dopo due turni. Dopo Verona (che sorpresa), Milan e Napoli, i nerazzurri sono chiamati a vincere all’Unipol Domus per non perdere terreno in chiave scudetto, ma per farlo servirà la miglior versione possibile della squadra di Inzaghi, perché è chiaro che il Cagliari dell’ex Ranieri non fa e non può fare sconti. Servono punti salvezza ai rossoblù che sono partiti con un buon pareggio in trasferta e che all’esordio in casa cercano di amplificare l’entusiasmo.

Ma l’Inter è ambiziosa e non può prescindere dai tre punti in questa trasferta estremamente delicata quanto complessa, uno snodo già fondamentale per capire se gli automatismi sono già quelli che hanno portato alla finale di Champions appena tre mesi fa. In avanti c’è il rischio più grosso, perché Correa è andato via e Sanchez è entrato, ma non è al meglio e non ci sarà, per questo straordinari garantiti per Lautaro Martinez, al quale si chiedono tanti gol quest’anno, e ballottaggio aperto tra Thuram e Arnautovic, favorito il primo anche se ha brillato maggiormente il secondo. E poi, l’assenza di Acerbi che ripropone De Vrij al centro della difesa, per il resto i veri ballottaggi sono sulle corsie esterne, potremmo vedere questa volta Cuadrado già dal 1′, mentre Dimarco è favoritissimo su Carlos Augusto.

Inzaghi sa che i ritmi e la condizione non possono essere quelle dei tempi migliori, ma è proprio su questi aspetti che i sardi faranno la partita: servirà ancora un’Inter di sacrificio, in grado di calarsi al meglio in quella che in uno stadio così caldo non sarà altro che una battaglia vera e propria. Più una questione di mentalità che di tecnica o tattica, una di quelle partite che lo scorso anno i nerazzurri hanno perso uscendo prestissimo dalla lotta scudetto. Un errore da non commettere quest’anno se si vuole la seconda stella sul petto.

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