Non poteva esserci una semifinale migliore nella parte alta del tabellone maschile. Si affronteranno infatti la testa di serie numero uno, Carlos Alcaraz, e la numero tre, Daniil Medvedev, che hanno vinto match molto diversi ma hanno raggiunto entrambi la prima semifinale in carriera sui prati di Church Road. Lo spagnolo ha piegato in tre set Holger Rune, controllando perfettamente un match che poteva nascondere molte insidie. Rune non è andato poi così male e, per gran parte del match ha fatto il suo, ovvero tenere il servizio e tentare di creare problemi in risposta al suo avversario. Alcaraz è però riuscito a trovare la chiave e, grazie a un momento decisivo per set, ha punito il suo avversario. Nel primo parziale è accaduto sul 3-3 nel tie-break, nel secondo set sul 4-4 e infine nel terzo già nelle battute iniziali per poi amministrare il vantaggio e chiudere al quarto match point. Insomma, un successo su tutta la linea che ha consegnato Alcaraz alla storia: dopo Becker e Borg, è infatti il più giovane di sempre (20 anni e 2 mesi) ad aver raggiunto le semifinali in tre slam diversi.
Carlitos partirà favorito anche in semifinale ma dovrà prestare molta attenzione a Daniil Medvedev, che dopo l’exploit romano sulla sua odiata terra rossa è riuscito a brillare anche su erba, dove in passato non aveva mai ottenuto grandi risultati. Particolarmente importante la vittoria maturata in cinque set ai danni di Eubanks, che si è trovato a soli 4 punti dalla vittoria e sembrava davvero in grado di poter mettere a segno un altro colpaccio. Il cinismo di Medvedev ha però smorzato l’entusiasmo dello statunitense, che nel quinto set è crollato ed ha dovuto salutare Wimbledon tra gli applausi. A contendersi il pass per l’atto conclusivo saranno dunque Alcaraz e Medvedev, che si ritrovano dopo il confronto di inizio stagione a Indian Wells (unica sconfitta netta subita dal russo in tutto il 2023), ma soprattutto tornano a sfidarsi nello slam londinese. Nel 2021, infatti, un giovanissimo Alcaraz affrontò al secondo turno la seconda forza del seeding Medvedev, arrendendosi in tre rapidi set. A prescindere da chi vincerà, entrambi sono assolutamente competitivi sull’erba, nonostante non sia la loro superficie favorita, e potranno giocarsi le loro carte in un’eventuale finale.
Giornata molto intensa anche a livello femminile, dove sono andati in scena i due match di quarti di finale della parte bassa del tabellone. La prima giocatrice a staccare il pass per la semifinale è stata Aryna Sabalenka, che ha liquidato agevolmente Madison Keys e proseguito il suo torneo da sogno. Salvo le difficoltà contro Gracheva (in cui si è trovata a un game dalla sconfitta), la bielorussa non ha mai dato l’impressione di essere a rischio eliminazione ed ha sempre comandato il gioco contro tutte le sue avversarie. Un risultato che a dir la verità non sorprende visto il 2023 da incorniciare, in cui ha raggiunto la semifinale in tutti e tre gli slam. Prima di ambire al titolo di Wimbledon, però, Sabalenka vuole innanzitutto assicurarsi la vetta del ranking. Per assicurarsela e scavalcare Iga Swiatek (al comando da oltre un anno) avrà bisogno di una sola altra vittoria. Facile a dirsi, difficile a farsi visto che la sua avversaria sarà Ons Jabeur.
La finalista uscente si è presa la rivincita contro Elena Rybakina (proprio nel remake della finale dello scorso anno) e l’ha fatto giocando un tennis fantastico. Vincenti a non finire, ben 8 ace e una serie di colpi che hanno deliziato gli occhi degli spettatori sul Centrale. Certo, contro Sabalenka in semifinale sarà un’altra storia, ma Ons ha dimostrato di essere una giocatrice estremamente pericolosa e potrà dire la sua in ottica vittoria finale. Prima del successo ai danni di Rybakina, erano infatti arrivate due vittorie prestigiose ai danni di Andreescu e Kvitova, la prima in rimonta con una grande reazione nel finale, la seconda con una prova sbalorditiva tanto da lasciare alla ceca (due volte vincitrice di questo slam) appena tre giochi. Un torneo finora quantomai positivo per la tunisina, che sogna di tornare in finale e magari finalmente mettere le mani su quel primo slam sfiorato due volte lo scorso anno. Per battere Sabalenka, favorita dai bookmakers, servirà però una Jabeur ‘Ons fire’.