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Wimbledon 2023, day 5: Berrettini continua a vincere, Sinner è una garanzia

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Continua a parlare italiano il torneo di Wimbledon 2023 e il merito è di due tenori come Jannik Sinner e Matteo Berrettini, che ribadiscono di essere tra i migliori al mondo se stanno bene fisicamente. Sono stati proprio loro due i protagonisti del day 5 dello slam londinese, in cui per fortuna non c’è stata neppure l’ombra della pioggia ed è stato possibile riportare il programma in pari. Tra sorprese e conferme, match combattuti e match a senso unico, non si può dire che ci si sia annoiati in questa giornata: andiamo perciò a ripercorrere cos’è accaduto.

Jannik Sinner ha sconfitto in quattro set il francese Halys ed è approdato agli ottavi di finale, diventando il primo italiano di sempre a raggiungere almeno due volte gli ottavi in tutti e quattro gli slam. Match tutt’altro che in discesa per Jannik, che ha perso il primo set per 6-3 e si è trovato a dover rimontare un avversario che non aveva ancora mai perso il servizio in tutto il torneo. Poco male per Sinner, che è riuscito nel compito e, nonostante qualche incidente di percorso, è riuscito ad imporsi dopo due ore e mezza, rispettando il pronostico della vigilia e proseguendo il suo cammino a Londra. Al prossimo turno, Sinner affronterà il colombiano Galan, che ha battuto in cinque set Ymer. Match sulla carta a senso unico, ma guai a sottovalutare il sudamericano.

L’altro italiano che ha festeggiato oggi è stato Matteo Berrettini, bravissimo a dar seguito al successo nel derby contro Sonego e a sorprendere De Minaur. 6-3 6-4 6-4 il punteggio in favore del tennista romano, che non ha mai perso il servizio ed ha staccato il pass per il terzo turno. Il suo prossimo avversario sarà Alexander Zverev, che negli slam è sempre pericoloso, non a caso secondo i bookmakers partirà leggermente favorito. Berrettini è sotto 4-1 nei precedenti ma può sognare in grande, anche in virtù della finale raggiunta nel 2021 che gli toglierà un po’ di pressione di dosso. In palio il pass per gli ottavi contro Carlos Alcaraz (o Jarry).

Niente da fare invece per Lorenzo Musetti ed Elisabetta Cocciaretto, eliminati al terzo turno da avversari più quotati. Musetti si è arreso in tre set a Hubert Hurkacz, che ha fatto valere la sua maggiore esperienza su erba ed è tornato agli ottavi di Wimbledon. Lorenzo è stato in partita a lungo e ha dato del filo da torcere al rivale, ma ha pagato il poco cinismo nei momenti chiave ed ha capitolato dopo poco più di due ore. Cocciaretto invece si è spenta dopo un buon primo set (perso 6-4), accusando le fatiche dei giorni precedenti e racimolando appena tre punti nella seconda frazione. Dall’altra parte della rete c’era però la numero quattro al mondo, Jessica Pegula, pertanto si tratta di un ko che ci può assolutamente stare e che non intacca in alcun modo lo splendido percorso della marchigiana.

Per quanto riguarda gli altri match di giornata, Andy Murray si è arreso a Stefanos Tsitsipas nella prosecuzione del match interrotto per il coprifuoco la sera prima. Il greco ha vinto quarto e quinto set, rispettivamente per 7-6 e 6-4, ed è volato agli ottavi, dove sfiderà Djere. Avanti Rune e Alcaraz, mentre Novak Djokovic ha regolato Stan Wawrinka con il punteggio di 6-3 6-1 7-6. Vittoria molto importante per il serbo, il quale ha dominato i primi due set salvo poi rischiare qualcosina nel tie-break del terzo. Avanti 5-3, Wawrinka però si è spento ed ha perso quattro punti di fila, cedendo il passo a Nole, che ha così potuto chiudere pochi minuti prima che scattasse il coprifuoco. Per lui, al prossimo turno l’ostica sfida contro Hurkacz.

Al femminile, invece, è avanzata Iga Swiatek, brava ad archiviare la pratica Martic pur senza brillare. Ok quasi tutte le big, da Sabalenka a Kvitova, passando per Jabeur e Bencic. Sconfitta solo Caroline Garcia, per mano della sua bestia nera Bouzkova, per il secondo anno di fila. Da segnalare infine il tie-break a cui hanno dato vita nel terzo set Tsurenko e Bogdan, vinto dall’ucraina per 20-18: è stato il più lungo di sempre in un match femminile a livello slam.

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