Champions League

Milan, nessun conflitto su multiproprietà: da Uefa ok per la prossima Champions League

Olivier Giroud
Olivier Giroud, Milan - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Buone notizie per il Milan che, qualche minuto fa, ha ricevuto il via libera dalla Uefa per la partecipazione alla prossima edizione della Champions League 2023/2024. Secondo l’organo di controllo finanziario della Uefa (CFCB), infatti, non c’è nessun conflitto di multiproprietà collegato al Tolosa; hanno ricevuto l’ok anche Aston Villa e Vitória Sport Clube e a Brighton e Royal Union Saint Gilloise. A seguito dell’implementazione di modifiche significative da parte dei club e dei relativi investitori, la Prima Camera del CFCB ha accettato l’ammissione dei suddetti club alle competizioni UEFA per club per la stagione 2023/24. Il CFCB ha rilevato che le modifiche significative implementate hanno portato i club a conformarsi alla regola della proprietà multi-club.

Secondo il CFCB nessun club, direttamente o indirettamente, detiene o commercia in titoli o azioni di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club. Inoltre, nessun club è membro di un altro club che partecipa a una competizione UEFA per club, nessuno ha alcun potere o è contemporaneamente coinvolto, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club, nessuno ha il controllo o un’influenza decisiva su più di un club in una competizione UEFA per club”.

“Tutti i club interessati hanno accettato le seguenti condizioni: i club non si trasferiranno tra loro i giocatori, a titolo definitivo o in prestito, direttamente o indirettamente, fino a settembre 2024; i club non stipuleranno alcun tipo di cooperazione, accordi tecnici o commerciali congiunti; i club non utilizzeranno scouting congiunto o database dei giocatori. La Prima Camera del CFCB “continuerà a monitorare i club sopra menzionati per garantire che la regola della proprietà multi-club continui ad essere rispettata in futuro”, si specifica in una nota.

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