“Sul divieto di indossare la maglia 88 ai calciatori ho sentito valutazioni di varia opinione. L’antisemitismo e ogni genere di discriminazione credo che innanzitutto sia contrastato già dalle nostre leggi, credo che questo credo avvenga nella riprovazione generale”. Queste le parole del ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, a Diritto e Rovescio su Rete 4 commentando le ultime iniziative per combattere l’antisemitismo nel mondo del calcio, tra cui il divieto ai calciatori di indossare la maglia numero 88 che richiama il nazismo: “Tutto parte nella scorsa stagione sportiva in cui ci fu un coro nutrito che ricordiamo – ha aggiunto – Da lì è nata un’iniziativa sollecitata dalla comunità ebraica nazionale, di condividere con la mediazione del Governo una dichiarazione di intenti in cui non abbiamo prescritto e vietato nulla, ma creato un meccanismo di sollecitazione per le società di calcio a condividere nel loro codice etico delle regole che fossero più specifiche e responsabili. Tutto questo servirà ad avere un quadro di valutazione di comportamenti degli episodi che accadranno in relazione anche alla responsabilità oggettiva delle società – ha concluso il ministro – Lo sport e il calcio in particolare è un grande veicolo di comunicazione”.
Stop al numero 88 nel calcio, Piantedosi: “Non sono divieti ma regole più specifiche per i club”
Mario Pasalic - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce