Ha preso il via venerdì 15 la prima prova di Coppa del Mondo di canottaggio a Varese. L’Italia partecipa con una delegazione molto nutrita: giocando “in casa”, i tecnici italiani hanno approfittato per schierare tutti gli equipaggi senior, alcuni dei quali si sfidano nella stessa gara per cercare di aggiudicarsi il posto da titolare per il resto della stagione, e anche alcuni equipaggi della categoria Under23, con l’obiettivo di fare esperienza in preparazione dei successivi appuntamenti mondiali.
Oltre all’Italia, altri 46 nazioni presentano almeno un’equipaggio al via di questa coppa del mondo. Mancano alcune squadre di livello mondiale, come Nuova Zelanda e Australia (parteciperanno alla seconda prova), e la maggior parte delle squadre presenti sono quelle che stanno ancora inseguendo la qualificazione olimpica, che si giocherà all’ultima possibilità di Lucerna a fine maggio. Per molti di questi paesi, quindi, Varese rappresenta l’ultimo banco di prova prima della gara della verità a Lucerna. Nella squadra Italiana occhi puntati sugli equipaggi non ancora qualificati per Rio: il quattro di coppia e l’otto maschili hanno avuto buoni riscontri al Memorial d’Aloja, ma il 4 deve fare i conti con l’assenza del capovoga Luca Rambaldi, fermo per influenza e sostituito in barca da Emanuele Fiume. L’equipaggio non è riuscito a qualificarsi per la finale direttamente della batteria e ha dovuto passare per il recupero. Compito facile qui dove un solo equipaggio viene eliminato, e l’Italia si qualifica senza patemi per la finale di domenica. L’otto conferma la formazione del Memorial con il solo cambio di Mario Paonessa al posto di Andrea Tranquilli, e si piazza secondo alle spalle dell’Olanda nella gara preliminare, quella che assegna le corsie di gara nella finale diretta di Domenica.
Il due senza femminile di Alessandra Patelli e Sara Bertolasi affronta la semifinale di oggi contro avversarie toste, e prenota la corsia per la finale arrivando terzo dietro a Spagna e Germania. Si qualifica per domenica anche l’equipaggio Under23 di Ludovica Serafini e Carmela Pappalardo, piazzandosi con grande grinta al secondo posto della propria semifinale. La stessa barca dei colleghi Vincenzo Capelli e Niccolò Mornati arriva seconda nella propria semifinale dietro a un velocissimo equipaggio inglese: missione compiuta per il posto in finale di domenica. Brutta sorpresa invece per il collaudato equipaggio di Francesco Fossi e Romani Battisti che, non essendo passati direttamente dalla batteria, si giocavano il passaggio in finale nel recupero di oggi. I primi due equipaggi in gara si qualificavano per la finale, e gli italiani non sono riusciti ad andare oltre la terza posizione dietro all’Inghilterra, seconda, e la Norvegia del mitico Olaf Tufte (40 anni e 2 ori olimpici al collo).
Brutte notizie anche per i due equipaggi italiani del doppio pesi leggeri femminile, in lotta tra di loro per il posto da titolare, composti da Elisabetta Sancassani e Laura Milani (già campionesse mondiali nel 2013), e le giovani Giulia Pollini e Valentina Rodini. Gareggiavano in ognuna delle due semifinali, e entrambi gli equipaggi non sono riusciti a arrivare tra le prime tre posizioni, arrivando quarte, con Pollini e Rodini fuori per meno di due decimi dall’equipaggio della Polonia. Stessa sorte purtroppo per le semifinali del 4 senza pesi leggeri maschile, dove ancora l’Italia schiera due imbarcazioni. L’equipaggio di Tuccinardi, Gravina, Sfiligoi e Tedesco si è piazzato quarto dietro a Cina, Germania e Repubblica Ceca; l’equipaggio composto da Goretti, La Padula, Oppo e Di Seyssel arriva ancora quarto dietro a Svizzera (campione del mondo in carica), Olanda e Stati Uniti. I nostri atleti in queste specialità si troveranno tutti in gara nella finale B, quella che assegna i risultati dalla settima alla dodicesima posizione, dove assisteremo domenica a uno scontro “fratricida” che indicherà l’equipaggio titolare che continuerà la stagione nelle imbarcazioni del doppio femminile pesi leggeri e il quattro senza maschile pesi leggeri.
C’è attesa per le finali della domenica per gli equipaggi che si erano già qualificati attraverso le batterie, come il quattro senza maschile (campione del mondo in carica) composto da Giuseppe Vicino, Matteo Lodo, Matteo Castaldo e Marco di Costanzo. In batteria hanno subito l’attacco dell’equipaggio statunitense nel finale di gara, e si sono piazzati secondi. Risultato sufficiente per accedere alla finale, che sarà sicuramente interessante per vedere se gli azzurri riusciranno a ribaltare l’esito della batteria. Il doppio femminile composto da Giada Colombo e Laura Schiavone hanno conquistato la finale vincendo la propria batteria e affronteranno domenica in finale gli equipaggi di Polonia, Olanda, Cina, Danimarca e Finlandia.
In chiusura di giornata le prime finali A di questa coppa del mondo, delle specialità non olimpiche. Nel singolo pesi leggeri femminile l’Italia vince la medaglia di bronzo grazie alla grintosa Federica Cesarini, che dopo una partenza a razzo e una prima parte di gara in testa, riesce a mantenere la terza posizione all’arrivo dietro a Olanda e Canada. Il singolo maschile pesi leggeri del giovane Federico Gherzi disputa la finale B classificandosi secondo, quindi ottavo a livello assoluto. Infine nel due senza pesi leggeri maschile l’equipaggio formato da Giovanni Ficarra e Lorenzo Gerosa, che si era aggiudicato un posto nella finale A, chiude la propria coppa del mondo in sesta posizione. Domenica in programma tutte le finali delle discipline olimpiche.