La notizia è una di quelle che rischia di mettere in discussione l’intero sistema di controllo sul budget cap, rivoluzione finanziaria che punta a livellare le differenze tra scuderie in termini di investimento. La Red Bull, infatti, ha violato il budget cap nelle scorse stagioni. Ma, secondo il Circus, questa infrazione sarebbe avvenuta in modo “minore”, ossia non grave. Perciò la FIA ha comminato alla Red Bull una sanzione di 7 milioni di dollari con una riduzione del 10% delle ore disponibili in galleria del vento per il 2023. Un provvedimento, questo, che ha indignato numerosi team principal, tra cui Andreas Seidl, capo della McLaren, il quale ai microfoni di “Sky Sport” ha affidato tutta la sua amarezza: “Diciamo che dopo la pubblicazione del comunicato della FIA avevo dei sentimenti contrastanti”.
“È chiaro – prosegue il tedesco – che la penalità non sia adeguata alla violazione, però d’ora in poi sarà importante guardare avanti: speriamo che violazioni simili possano avere penalità adeguate”. “La cosa positiva è che la revisione ha funzionato – ha proseguito Seidl -. Il lavoro della FIA ha confermato la violazione, che è stata annunciata con trasparenza ed è stata messa in atto una penalità, spero che queso possa essere positivo per il futuro. La violazione necessitava di una penalità più severa, chiaramente”. “Onestamente sono abbastanza stufo di tutte le favole che racconta la Red Bull, ma è importante guardare avanti, spero che tutti possano imparare da quanto accaduto”, ha poi concluso in polemica il tedesco.