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Audi-F1, Baker esce allo scoperto: “Schumacher Jr. nostro pilota? La nazionalità non conta”

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F1 2023 - Foto LiveMedia/Dppi/DPPI

La notizia è ormai sulla bocca di tutti gli appassionati: Audi entrerà a far parte della Formula 1 a partire dal 2026. È quindi comprensibile come Adam Baker, CEO della casa dei quattro anelli, sia in questi giorni tempestato di domande a riguardo. Una queste concerne i nomi dei piloti che esordiranno con Audi, un tema che Baker ha affrontato coi giornalisti di Marca, che hanno portato all’attenzione il nome di Carlos Sainz, ora in Ferrari: “Carlos – ha risposto il numero uno di Audi – è un pilota fantastico, ma non importa di quale pilota parliamo oggi perché tutti hanno un contratto e sono pochi i team parlano dei loro piloti già per il 2024 o 2025. È ancora presto per prevedere il mercato dei piloti quell’anno”. In tanti hanno poi pensato al tedesco Mick Schumacher, che rappresenterebbe una soluzione “nostrana”, in quanto tedesco.

A tal proposito, Baker ha controbattuto: “Ad essere sincero, un pilota tedesco sarebbe interessante per noi, ma la decisione finale sarà presa in base alle prestazioni, non alla nazionalità”. In aggiunta a tutto ciò, il tedesco ha poi esposto le linee programmatiche della scuderia: “Amiamo essere competitivi e vorremmo esserlo fin dal primo giorno. Sappiamo che tipo di percorso dobbiamo fare e che forse ci vorranno tre anni per lottare per le vittorie. Per il primo anno, invece, lottare per il podio sarebbe già un sogno. Il 2026 rappresenterà il cambiamento più radicale dal punto di vista tecnico negli ultimi 30 anni di questo sport e sarà difficile sapere chi può trarne vantaggio da subito”. Baker ha infine passato in rassegna i vantaggi del budget cap: “Ora c’è un tetto massimo di budget per tutti, ognuno può scegliere un progetto e svilupparlo con gli stessi fondi, ecco perché la prossima era è diventata così interessante e unica per i nuovi produttori, perché si può essere competitivi in un breve periodo di tempo”.

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