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Roland Garros, Day 7: Zverev c’è, Ruud e Rune pure. Ritiro Rybakina apre il tabellone a Swiatek

Alexander Zverev
Alexander Zverev - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

La prima settimana del Roland Garros va in archivio e i due tabelloni di singolare sono allineati entrambi agli ottavi di finale al termine di una giornata che ha visto l’uscita di scena di alcune teste di serie, ma nulla di realmente eclatante. La vera notizia del giorno è arrivata qualche minuto prima che iniziasse il programma, con il ritiro di Elena Rybakina, reduce dal trionfo a Roma e senza ombra di dubbio una delle prime tre favorite del torneo alla vigilia. La giocatrice di passaporto kazako ha dichiarato di aver avuto difficoltà respiratorie, un po’ di febbre nei giorni scorsi e una sensazione di malessere generale che non le ha permesso di scendere in campo contro la spagnola Sorribes-Tormo.

TABELLONE FEMMINILE

Può tirare un sospiro di sollievo Iga Swiatek, che a Parigi è di casa e in un’eventuale semifinale con Rybakina sarebbe in ogni caso partita con i favori del pronostico, ma non ritrovarsi potenzialmente di fronte un’avversaria che l’ha già battuta in tre occasioni in questa prima metà del 2023 la farà dormire sonni più tranquilli da qui a domenica prossima. Come ha reagito la numero uno del ranking mondiale? Scendendo sul Philippe Chatrier e chiudendo la pratica Xinyu Wang con un 6-0 6-0 in 52′ di gioco. Nei quarti sfiderà ora l’ucraina Lesia Tsurenko, che un po’ a sorpresa ha estromesso dal torneo una Bianca Andreescu che nei primi turni aveva destato ottime sensazioni. Invece anche in questo caso il match di fatto non è esistito, con la nativa di Volodymyrec vincitrice per 6-1 6-1 in poco più di un’ora.

Si salva Ons Jabeur, che ha dovuto rimontare un set di svantaggio alla ammirevole Olga Danilovic, battuta con il punteggio di 4-6 6-4 6-2 dopo due ore sul Suzanne-Lenglen. La giovane tennista serba dimostra una volta di più che se il fisico le concedesse un po’ di tregua potrebbe benissimo ambire ad una carriera di alto livello. Chi è destinata certamente a grandi cose – e ormai lo abbiamo già capito tutti – è Mirra Andreeva, nonostante anche la sua corsa si sia fermata in ottavi. La 16enne russa vince un lottato primo set al tie-break contro Coco Gauff, ma la finalista della passata edizione del torneo domina i successivi due parziali per 6-1 6-1.

Finalmente arriva una bella cavalcata in uno slam per Beatriz Haddad-Maia, una delle giocatrici più continue del circuito negli ultimi dodici mesi. La brasiliana ha vinto una dura lotta per 5-7 6-4 7-5 su Ekaterina Alexandrova dopo quasi tre ore in campo e ora l’occasione per andare ai quarti è ghiotta contro Sorribes-Tormo.

TABELLONE MASCHILE

In campo maschile avanzano le due teste di serie più alte della parte di tabellone rimasta orfana di Daniil Medvedev e Jannik Sinner. Casper Ruud soffre un po’ all’inizio, ma riesce a venire a capo del cinese Zhizhen Zhang in quattro set, mentre Holger Rune gestisce senza patemi la sfida contro il qualificato Olivieri. Fuori Taylor Fritz, ma contro il Cerundolo delle ultime settimane, sulla terra battuta, di certo non può considerarsi un upset. E sono due gli argentini vittoriosi, perché avanza anche Etcheverry, che in tre set ha fatto fuori Borna Coric. Ora la chance di avanzare ancora c’è, perché in ottavi lo attende Yoshihito Nishioka, uscito vincitore dalla maratona vincente contro il giustiziere di Medvedev, il brasiliano Seyboth Wild.

Vittoria anche per il cileno Jarry in quattro parziali su Giron, mentre si ferma la corsa di Daniel Altmaier, tornato nei ranghi contro Grigor Dimitrov: 6-4 6-3 6-1 il parziale in favore del bulgaro. Il tedesco non era un fenomeno il giorno in cui ha battuto Sinner e non è un tennista scarso oggi. Molto semplicemente sono due i fattori da tenere in considerazione, tralasciando si trattasse di una partita che in ogni caso Jannik non avrebbe dovuto perdere. Altmaier per caratteristiche tecniche è un tennista che dà fastidio all’azzurro, lo aveva dimostrato già a New York lo scorso anno e nelle condizioni di gioco di Parigi questo è ancora più amplificato.

L’altra verità è che questo è quanto accaduto è esattamente il motivo per cui ci sono giocatori in grado di esprimere un grande tennis in diversi range di classifica, ma poi alla fine non tutti possono essere top-20/50/75 o 100 a seconda delle situazioni. Per un ragazzo come Altmaier replicare la prestazione di giovedì, a maggior ragione dopo cinque ore di lotta fisica e mentale, oggi non era fattibile.

A questo punto non può non essere considerato un serio candidato alla finale anche Alexander Zverev. Senza dubbio lo sarebbe stato fino a dodici mesi fa, prima di quel tremendo infortunio patito nel match contro Nadal. Quello attuale è uno Zverev ancora lontano dal 100%, ma seppur in modo incostante la sua risalita continua e i risultati lo dimostrano, così come la voglia di tornare a lottare punto su punto come era abituato a fare. Bel successo su Tiafoe, riuscendo ad evitare per il rotto della cuffia il quinto set e ora sfida affascinante contro Dimitrov.

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