“Maradona è unico e irripetibile. Gli abbiamo dedicato lo stadio, era una cosa dovuta. Quando questo stadio lo farò diventare del Napoli – perché il Comune deve darcelo per 99 anni, altrimenti lo faccio a Caserta – e vediamo se saranno contenti i napoletani, faremo un museo bellissimo”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sullo stadio Maradona a Che Tempo Che Fa: “Poi dovremo poter fare anche concerti, matrimoni, prime comunioni. E’ un luogo straordinario”.
E ancora: “Io non voglio rivoluzionare il calcio, ma vorrei recuperare i giovanissimi che si stanno rincretinendo con gli smartphone e con le piattaforme. Non hanno la pazienza di seguire il calcio, cosa che si tramuta in una non passione. Vorrei parlare col ministro dell’Istruzione e insegnare nelle scuole per farli diventare allenatori, facendo guardare loro Argentina-Francia. Ancora abbiamo l’intervallo di 15 minuti, è una follia. Non deve esserci intervallo, abbiamo 27 giocatori per fare i 90 minuti”.
E sui temi economici: “Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine. Poi ci sono le istituzioni calcistiche che dovrebbero fare tabula rasa e ripartire da zero con regole precise. Non ci sono pari forze, ci sono dei campionati non equilibrati. I kart mica gareggiano con la formula 3… I piloti dal karting poi arrivano alla Formula Uno. I campionati dovrebbero essere divisi per tipologie di città. Non si può giocare con una città di 3 milioni di abitanti contro una di trentamila. Poi non la vede nessuno e gli sponsor non partecipano. È un problema che non è stato affrontato”.