Sergio Giorgi, padre e allenatore di Camila, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, toccando vari temi alla vigilia del Roland Garros 2023. Innanzitutto, ha voluto fare chiarezza sul suo rapporto con la figlia e sull’etichetta di ‘padre-padrone’: “Un altro coach non l’ha mai voluto. Le ho proposto più volte nuovi allenatori e ha anche provato a trascorrere del tempo con loro, ma dopo un giorno non li voleva più vedere. Camila ha una personalità complessa, si fida di me e io riesco a entrare nella sua testa. Credo che senza infortuni sarebbe entrata in Top 10, anzi c’è ancora tempo per farcela. Anche se spesso fa il contrario di ciò che le dico non rimpiango un solo minuto della vita che sto facendo insieme a lei. Non mi interessa essere chiamato ‘padre-padrone’, la gente può pensare ciò che vuole“.
L’uomo ha poi proseguito: “Nell’ambiente nessuno conosce davvero Camila. La gente si sorprende per una sua risata, ma in realtà scherza dalla mattina alla sera con tutti, purché non si parli di tennis. Quando qualcuno tira fuori l’argomento si chiude a riccio, le piace parlare di tutto ma non del tennis. E non capisce il senso degli autografi. Mi ha detto che lei non lo chiederebbe neppure a un suo idolo come Leonardo Di Caprio. Una foto però forse la farebbe, come accaduto con Lenny Krawitz“.
“Quando Camila smetterà di giocare finirà questa meravigliosa avventura che abbiamo vissuto e stiamo vivendo insieme. Il tennis per me inizia e finisce con Camila. Ho ricevuto tante offerte, alcune anche allettanti dal punto di vista economico, da genitori di giovani ragazze o da circoli in Cina o Usa, ma ho sempre rifiutato. Ci penso già da un paio di anni al futuro. Ho alcune idee, sia su cosa farò in futuro sia sulle città in cui mi piacerebbe vivere – ha aggiunto Sergio Giorgi, che poi ha rivelato – Una cosa che mi fa impazzire è quando insultano Camila sui social, specialmente se sono degli uomini. Quando ero giovane, trattare male una ragazza era inconcepibile. Oggi invece piovono minacce. Solitamente non rispondo mai, ma l’altro giorno mi sono divertito a insultare uno scommettitore. Me le immagino, queste persone: magari vanno in chiesa, a votare, e poi si mettono al computer a trattare male la gente“.
Infine, in vista del Roland Garros: “I primi turni di uno slam sono sempre difficili. Camila affronterà Cornet per l’ottava volta in carriera, poi mi piacerebbe una rivincita contro Pegula: sarebbe un bel test mentale. In questo periodo sta giocando molto bene e si allena al meglio. Credo che anche lo sparring partner sia molto importante. In questo momento stiamo viaggiando con un ragazzo molto bravo (Riccardo Azzarita, ndr) che non le mette pressione e gioca bene“.