“Non ho avuto tempo per pensare a questa finale nè alla Roma. Abbiamo avuto partite molto impegnative in cui non potevamo permetterci di sbagliare. Ho visto qualche partita della Roma ma non ci ho pensato troppo, vogliamo prima affrontare il Real e poi prepararci bene a mercoledì”. José Luis Mendilibar, tecnico del Siviglia, vuole approcciare una partita alla volta in questo finale di stagione. “Cosa significherebbe vincerla? Per il club sarebbe molto importante giocare in Champions la prossima stagione, cambierebbe fatturato, obiettivi. E poi vincere questa Europa League sarebbe importante anche per me: di chi è sconfitto in finale non si ricorda nemmeno Dio”, sorride Mendilibar, che però rifiuta l’etichetta di favorito. “Il Siviglia può essere considerato favorito per aver vinto questa coppa per sei volte, spesso si guarda alla storia o al fatturato ma io vedo questa finale 50 e 50″
“Quando sono arrivato qui due mesi fa la squadra era ai quarti e a due punti dalla zona retrocessione – ricorda – ma nessuno mi ha mai detto di lasciar perdere l’Europa League per concentrarmi sul campionato. Anche la gente per strada lo esige, la finale ora non ci basta, bisogna vincerla”. Poi sul tecnico che siederà sull’altra panchina: “Mourinho è uno dei grandi, basta pensare a quello che ha vinto e dove ha allenato, i migliori club d’Europa. Di lui posso dire solo belle cose. È meraviglioso potermi confrontare con lui ma cercheremo di batterlo”.