“Non è possibile essere vilipesi ogni volta. Qualunque cosa facciamo, il Governo è sempre scontento”. Queste le parole di Gianni Petrucci, presidente della Federazione italiana pallacanestro, nel suo intervento al Consiglio nazionale del Coni. “Negli ultimi anni sono cambiati molti Governi e ognuno ci ha chiesto una riforma – ha proseguito l’ex numero uno del Coni commentando la richiesta del ministro Abodi di una riforma della giustizia sportiva – Ma lo sport italiano va male? Noi non ce ne accorgiamo. I risultati ci sono, vinciamo tante medaglie. Dal Governo ci assicurano autonomia: sarebbe questa? Forse siamo antipatici. Tutto questo intacca la credibilità dello sport italiano che è sempre stato un esempio a livello mondiale. Io non sono ottimista”. Dello stesso avviso è anche Stefano Mei, presidente della Federazione italiana di atletica leggera: “Non è accettabile l’atteggiamento del Governo nei nostri confronti a fronte di quanto stiamo facendo. Meglio di così non possiamo andare, vinciamo ovunque, dovremmo essere premiati. Sono amareggiato, sembra che la politica voglia uno sport dimesso”.