Serie A

Cremonese-Bologna, Ballardini: “Sarà un bel banco di prova, vogliamo finire bene il campionato”

Davide Ballardini
Davide Ballardini, Cremonese - Foto LiveMedia/Patrizio Moretti

Il tecnico della Cremonese, Davide Ballardini, alla vigilia della sfida contro il Bologna valevole per la trentaseiesima giornata del campionato di Serie A 2022/2023, ha parlato in conferenza stampa: “È vero che ci avviciniamo alle partite sempre più decisive, che ti dicono se puoi ancora competere per rimanere in categoria oppure no; ma è altrettanto vero che giochiamo contro una bella squadra che ha fatto un bel campionato, organizzata, ben attrezzata: per noi sarà un bell’esame, un banco di prova per vedere se saremo competitivi anche contro questo Bologna. Ogni volta, in fondo, dobbiamo cercare di fare il massimo perché non possiamo permetterci di fare altro. Davanti troveremo una squadra molto motivata: loro vorranno migliorare la loro classifica, e noi vogliamo finire bene il campionato. Vogliamo finire facendo delle belle partite”. 

Per me la Cremonese ha i punti che merita, da quando noi siamo arrivati penso che si sia fatto un buon lavoro, però evidentemente ci sono delle difficoltà, delle carenze. Io posso solo parlare, perché è giusto così, dal momento in cui siamo arrivati ad oggi. Per quello che è successo prima – ha proseguito Ballardini – bisogna sentire chi c’era prima. Magari ci fossimo stati noi avremmo fatto peggio, io non lo so. La Cremonese ha i punti che merita. È chiaro che dal 20 gennaio quando abbiamo iniziato abbiamo fatto 17 punti in 17 partite, ma è evidente che delle lacune le abbiamo e abbiamo cercato di mascherarle”.

Un pensiero alle vittime dell’alluvione dell’Emilia Romagna:C’è grande preoccupazione, perché già sono successe tante cose molto gravi, tante famiglie hanno perso tanto, a partire dalle vite che non ci sono più. Tante persone hanno perso case, lavoro, negozi, uffici, è davvero un disastro: per le persone venute a mancare e per tutto ciò che l’acqua ha fatto nelle case, nei capannoni e nei terreni coltivati.I romagnoli però non si piangono addosso. I romagnoli, quando si potrà, si metteranno al lavoro e cercheranno nel minor tempo possibile di tornare alla normalità. È chiaro però che serve il sostegno delle istituzioni”, ha concluso Ballardini.

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