“Siamo tutti dispiaciuti perché tra l’altro stava facendo discretamente bene. Abbiamo avuto minuti di difficoltà nel ritrovare le posizioni e dispiace per i sacrifici fatti. Ora dovrà sicuramente fermarsi di nuovo. E’ un uomo, ha le spalle larghe. E’ normale correre certi rischi quando stai un anno senza giocare, quando giochi dall’inizio aumentano purtroppo le probabilità di infortunarsi. Siamo dispiaciuti e lo aspettiamo”. Queste le parole dell’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la vittoria contro la Cremonese, parlando dell’infortunio di Pogba, per poi passare ad altri temi: “Le stagioni non dipendono da una partita. Il Siviglia ha vinto sei Europa League, faremo tutto il possibile così come faremo tutto il possibile per rimanere secondi in classifica. Sarà una gara non facile. E’ ancora presto parlare di giovedì: “Non ho in mente nulla, deciderò all’ultimo come sempre. Domani magari ho in testa una cosa, dopodomani un’altra. Vedremo mercoledì che avrò le idee più chiare. Speriamo di indovinarle. A Siviglia può succedere di tutto, all’andata il pareggio è stato buono per come si era messa. Ora la qualificazione è aperta”. Per giovedì, Allegri è preoccupato del fatto che “loro giocano in casa in un ambiente non facile. Servirà essere sereni, lucidi. Il gol ci ha destabilizzati, abbiamo avuto 15 minuti di difficoltà e di questo dobbiamo farne tesoro. Può succedere a Siviglia, ma dovremo rimanere all’interno della partita. È una gara aperta a tutto”.
Sulla partita di stasera: “Loro si sono difesi bene. Potevamo essere più veloci, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Abbiamo meritato e siamo contenti per questo”. Sulle chance di vincere il prossimo anno: “Serve fare un passo alla volta. Prima finiamo al meglio questa stagione, consolidiamo uno dei primi quattro posti in campionato e arrivando secondi miglioreremmo quanto fatto negli ultimi due anni. Vediamo cosa ci dà l’Europa League. Per l’anno prossimo ripeto che manca ancora un po’. Quest’anno sono arrivati cinque-sei-sette giovani dalla Next Gen e il lavoro è partito dieci anni fa. L’anno prossimo bisognerà ripartire, poi le annate cambiano perché magari alcune situazioni ti vanno bene e ti cambia tutto. Si riparte per lottare per i vertici, ma bisogna essere realisti e sereni, togliere responsabilità ad un gruppo con tanti giovani dentro”.