Mondiali Budapest 2017

Nuoto, Mondiali Budapest 2017: bene Detti e Martinenghi. Delude la staffetta donne, finale per gli uomini

Nicolò Martinenghi - Foto Sportface

Tutto pronto ai mondiali di nuoto di Budapest 2017 per l’inizio delle competizioni in vasca. Oggi infatti si sono svolte le per le prime batterie di qualificazioni mattutine. Molti gli italiani impegnati e tutto sommato mattinata soddisfacente per quanto riguarda il team azzurro.

La prima a scendere in vasca è Ilaria Bianchi nei 100 farfalla donne che si qualifica per le semifinali con 57’’98 (nono tempo). Si qualificano anche Sjostroem, Worrell, McKeon, Ikee, Oleksiak, Zhang An, Chmrova, Szilagiy, Gibson, Schmidtke, Buys, Lu, Thomas, Throssell.  Nei  400 stile libero uomini è invece il turno di Gabriele Detti che si entra in finale con il settimo tempo (3’35’’72):  Aubock, Sun, McKeon, Park, Horton, Guy, Grothe sono gli altri finalisti. Ottima prestazione anche quella di Piero Codia che si qualifica per la semifinale dei 50 farfalla uomini con l’undicesimo tempo . Semifinale in cui ci saranno anche Govorov, Dressel, Schooling, Proud, Santos, Martins, Phillips, Cseh, Czerniak, Sedov, Sabo, Goosen, Khloptsov, Tsurkin e Dodaleu.

La prima delusione della mattinata arriva dai 100 rana, Fabio Scozzoli infatti rimane fuori per un soffio dalla semifinale (1’00’’08), strepitoso invece Martinenghi che vince la sua batteria  con 59’’33 e vola in semifinale. In semifinale anche Peaty, Miller, Cordes, Gomes Junior, Prigoda, Murdoch, Zanko, Yan, Lima, Koseki, Titenis, Shymanocich, Funk, Sidlauskas, Kamminga. Amara anche la staffetta 4×100 stile libero donne con  Di Pietro, Ferraioli, Biondani e Pellegrini non riesco ad accedere alla finale, prova decisamente opaca dell’atleta veneta. Qualificate invece Usa, Olanda, Australia, Svezia, Canada, Cina, Giappone, Danimarca. Italia solo decima in 3’39″25. Decisamente meglio invece la staffetta 4×100 uomini con Dotto, Vendrame, Miressi e Magnini che si qualificano con il quarto tempo per la finale di questo pomeriggio, insieme a Brasile, Australia, Usa, Ungheria, Russia, Giappone e Canada.

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