Ospite della Milano Football Week, organizzata da ‘La Gazzetta dello Sport’, Zvonimir Boban ha parlato di Milan e della sua esperienza nel calcio italiano: “Il Milan era troppo grande, io non ero pronto all’inizio – ha spiegato l’ex giocatore croato –. È un bene che io sia andato a Bari, soffrendo e giocando da punta, ma mi ha fatto capire cosa fosse il calcio italiano. Rivalità? Quando c’è il derby, la città respira diversamente, la gente vuole che si vinca il derby. C’è un fantastico rispetto tra le tifoserie, c’è una cultura incredibile nonostante la rivalità. Questo fa sì che Milano sia la città più bella al mondo calcisticamente. Ho girato tutto il mondo, non ho mai visto una città così. Complimenti ai milanesi”.
Boban si è poi soffermato sul ritorno della semifinale di Champions League, con il risultato che ripartirà dal 2-0 in favore dei nerazzurri. “Chiaro che ci vorrebbe un miracolo. Leao si allenerà un solo giorno, come entrerà in campo tutti spereranno in lui. Per lui sarà la partita più difficile in assoluto, l’Inter starà dietro e non gli lascerà spazi. Non si può caricare tutto su Leao, bisognerà vedere come giocherà il Milan. Se pensiamo a come ha giocato la prima partita è dura che pensare che ce la possiamo fare. Lo spirito di gruppo che si è creato e che il Milan ha dimostrato in tutti questi anni è straordinario, complimenti a Pioli. Per quanto riguarda le cose tattiche non è il momento di parlarne, ma già un anno fa ho detto che non mi piacevano certi disordini. Speriamo bene, andiamoci positivi. Speriamo possa avvenire un miracolo calcistico. Se fanno un gol presto si può ribaltare tutto”, ha concluso Boban.