Champions League

Inter, Moratti: “Euroderby? La sconfitta del 2003 è servita nella nostra scalata verso la gloria”

Nicolò Barella Inter
Nicolò Barella- Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Intervistato presso ‘La Gazzetta dello Sport’, Massimo Moratti ha parlato dell’euroderby di 20 anni fa e della sfida di stasera tra Milan e Inter, che assegnerà un posto per la finale di Champions League: ai nerazzurri manca dal 2010, ai rossoneri dal 2007.

“Rieccoci, anche se è cambiato tutto da quella semifinale del 2003 – ha affermato l’ex presidente nerazzurro -. Allora avevo un ruolo di responsabilità, adesso sono solo uno dei milioni di tifosi nerazzurri che soffrono per la partita. Anzi, che pensano da settimane solo a questo. Sarà che sono più anziano, ma non essere “dentro” alle cose aiuta a sciogliere la tensione. Oggi il piacere vince rispetto al dovere, ma come allora resta la bellezza di una partita unica: nessuna altra città può godersi uno spettacolo di questo tipo”.

“La sconfitta del 2003 è servita nella scalata verso la gloria – ha riflettuto Moratti -. Sono tappe di un percorso. Ma uscire quella volta è stata una grande peccato, soprattutto perché non abbiamo mai perso e oggi con lo stesso punteggio si andrebbe ai supplementari. Adesso il destino ci dà l’occasione per una vendetta sportiva: nessuna delle due squadre se l’aspettava, forse. Nel 2003 le assenze hanno pesato. Certo, se non ci fosse Leao, sarebbe una perdita grave per il Milan. Ma a questo livello, con tutto il carico di emozioni che si porta dietro questa partita, tutto si azzera al fischio di inizio”.

Infine, una riflessione sui giocatori che più sono importanti per l’Inter. “Dico Barella perché sta diventando un simbolo: crea identificazione con i tifosi e per me è il motore della squadra. Mi piace pure l’atteggiamento di Onana: c’è voluto coraggio all’inizio per schierarlo, ma lui è davvero intrepido e, soprattutto, bravo. Poi penso che Lautaro abbia il piede caldo in questo momento. Per fortuna, aggiungo”, ha concluso Moratti.

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