Europa League

Juventus, la notte della verità: atto primo col Siviglia per tornare in una finale

Massimiliano Allegri Juventus
Massimiliano Allegri - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Contro il pessimismo dettato dalla giustizia sportiva, con la penalizzazione certa in arrivo che potrebbe sottrarre la Champions quasi conquistata sul campo, contro la tradizione che a livello europeo vede i bianconeri in grossa difficoltà quando l’appuntamento è di quelli importanti negli ultimi anni, contro la storia degli spagnoli che in questa competizione ci hanno abituato ad arrivare fino in fondo e vincere. La Juventus è attesa dalla prima notte della verità, quella contro il Siviglia all’Allianz Stadium, dove ci si gioca una bella fetta di qualificazione a una finale europea che manca da Cardiff, era la Champions, con il sogno di alzare al cielo una coppa europea come non accade da oltre venticinque anni.

I bianconeri sono pronti, sanno che una vittoria in Europa League non potrebbe essere tolta da nessun tribunale e che renderebbe la stagione da fallimentare e drammatica a piacevole e probabilmente indimenticabile per certi versi. E l’obiettivo è duplice: conquistare anche il pass per la prossima Champions, mettendo così in difficoltà, tra mille virgolette, l’Uefa, che non dovrebbe semplicemente recepire le eventuali sanzioni della Figc nei confronti della Vecchia Signora, ma eventualmente agire per conto suo.

Ma è meglio focalizzarsi sui temi di campo, sul fatto che gli andalusi da un mese a questa parte abbiano cambiato passo e siano assolutamente temibili e non come nella prima metà di stagione. Ma anche la Juve, appannamento di aprile a parte, nel 2023 ha mostrato altra solidità e voglia di compattarsi, soprattutto in Europa, dove peraltro è brillato Di Maria a differenza del campionato. Allegri è pronto ad affidargli le chiavi dell’attacco insieme a Dusan Vlahovic con tutta probabilità, spronato dal gol e dagli insulti di Bergamo. Una coppia che fin qui non ha funzionato ma che proverà a far scintille nella partita più importante, l’ultima in casa di una campagna europea molto strana, dal fallimento dei gironi di Champions alla possibilità di arrivare comunque in (una) finale.

Allegri è pronto a un test importante, dal quale probabilmente si delineerà anche il suo futuro: dovrebbe restare, ma ci si aspetta un passaggio del turno. E allora, questo va conquistato, ipotecato, avvicinato all’andata, perché troppe volte col risultato in bilico la Juve è crollata in Europa nelle eliminazioni dirette. E stavolta, contro una squadra che è abituata a questi scenari, non si può commettere il minimo errore.

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