Serie A

Caso D’Onofrio, “Trentalange non aveva elementi per allarmarsi”

Alfredo Trentalange
Alfredo Trentalange - Foto AIA

La Corte d’Appello Figc ha pubblicato le motivazioni per quanto riguarda la sentenza che ha accolto il ricorso di Alfredo Trentalange, ex presidente dell’Associazione italiana arbitri, contro i tre mesi di inibizione inflitti per il caso D’Onofrio, l’ex procuratore capo dell’Aia arrestato per traffico internazionale di droga: “Nella percezione di Trentalange un’unica valutazione soggettiva per una delibera redatta male, ossia un episodio isolato, ben poteva da questi essere considerato alla stregua di un minimo incidente di percorso nella carriera professionale di D’Onofrio, non era sufficiente a far risaltare controindicazioni o comunque a suscitare un ragionevole allarme, tale da indurlo – a dispetto di prassi consolidate in Aia – ad esperire approfondimenti istruttori”, si legge.

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