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Inter spietata e in forma smagliante, Roma spuntata al tappeto e scatto Champions

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Esultanza Inter - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

E’ un’Inter spietata, cinica, tornata in forma smagliante e al suo picco di gioco e di convinzione, ed è così che dopo lo 0-6 di Verona arriva un’altra vittoria, ancora senza subire gol, ancora dominando dal primo all’ultimo minuto, ma facendolo in modo discreto e con enorme capacità di gestione. La Roma è al tappeto e la corsa Champions si infiamma con questo scatto nerazzurro, che agganciano la Juventus in attesa della sfida tra i bianconeri e l’Atalanta che ci dirà qualcosa in più. Il verdetto dell’Olimpico, però, è nitido: a quattro dal termine, la squadra di Inzaghi è improvvisamente passata dal rischio di restare fuori dalle coppe a essere la favorita per il quarto posto, e probabilmente anche per il derby di Champions contro il Milan, anche se in partite come queste non possono esserci favoriti.

E’ chiaro, però, come la prova di forza in casa dei giallorossi, spuntati davanti e in difficoltà anche dietro per le tante assenze, ma senza uno straccio di gioco o un’idea per provare a non affidarsi soltanto alle folate offensive dei singoli, sia un segnale davvero importante mandato a tutto il campionato. L’Inter c’è, è stata a lungo assente ingiustificata, ma ora viaggia a un ritmo strepitoso: per chi ha dovuto rimontare, comunque, non si può mai abbassare la guardia e non bisognerà sottovalutare i prossimi impegni, riuscendo a far ruotare bene quelli davanti (oggi Correa e Lukaku, probabili Dzeko-Lautaro in Coppa) e gestendo le forze (anche quelle psicologiche) tra impegni infrasettimanali e le prossime di campionato.

In casa Roma, invece, sembra bandiera bianca per la corsa al quarto posto, o quasi. Adesso dista cinque punti, con il Milan (e chissà se anche l’Atalanta) davanti. Dal campionato, improvvisamente, si potrebbe restare fuori da tutte le coppe, perché c’è la Fiorentina in finale di Coppa Italia e con la possibilità di arrivare anche in finale di Conference. E allora, c’è un solo appuntamento nella testa di Mourinho, che provoca ancora a fine partita e attacca frontalmente Ulivieri. C’è l’Europa League da giocare, c’è il Bayer Leverkusen da battere per raggiungere la finale e provare a conquistare la Champions con due vittorie al giovedì. La strada adesso è solo una.

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