“Dobbiamo ricordare che, parallelamente al rinvio alla Corte d’Appello Federale in merito al cosiddetto caso plusvalenze, il Collegio ha sancito la condanna definitiva Di quattro dirigenti, l’ex-presidente Andrea Agnelli (2 anni Di inibizione), Fabio Paratici (30 mesi), Maurizio Arrivabene (24 mesi) e Federico Cherubini (16 mesi). Indubbiamente, questo aspetto potrebbe influenzare la decisione della Corte d’Appello, che dovrà ora rinnovare la sua valutazione, focalizzandosi sulla determinazione dell’apporto causale dei singoli amministratori, traendone le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società Juventus”. Lo sostiene all’Ansa l’avvocato Cesare Di Cintio, tra i massimi esperti in Italia di diritto sportivo, in merito alla decisione sui 15 punti di penalità della Juventus da parte del Collegio di Garanzia dello Sport che ha rimandato però il tutto nuovamente alla Corte d’appello Figc: “Per questo sarà decisiva l’analisi sul concetto di “carenza di motivazioni” di cui si è parlato in sede di udienza e che rappresenta il punto cruciale su cui ragionare”.
Di Cintio si sofferma dunque sul comportamento che ora dovrà mettere in atto l’Uefa: “Attualmente, la Uefa resta in posizione Di attesa e, prima Di esprimersi, esaminerà anche la documentazione emersa dalla decisione finale sui processi in corso in Italia. Sarà inoltre cruciale il nodo degli ultimi bilanci del club, in base ai quali è stato stabilito il settlement agreement. In caso Di incongruenze, la Uefa potrebbe decidere Di adottare sanzioni, anche pesanti, indipendentemente dagli sviluppi degli altri procedimenti”.