“La mia gioia è normale per la vittoria e per il modo in cui la squadra ha giocato. Stavo anche pensando, durante la partita, che la gente sarebbe andata a casa orgogliosa anche senza qualificazione. Ci sono cose che non sono negoziabili, i ragazzi lo hanno capito. La finale può essere italiana, ma anche senza italiane. Il Bayer Leverkusen è un avversario molto difficile, però in semifinale di Europa League non ci si può aspettare una squadra di poca qualità. La decisione di oggi sul -15? A me non dice niente, sono in Italia da quatto anni. Da tre mesi che dico di dimenticare il -15. A me non cambia niente”. Lo ha detto in conferenza stampa l’allenatore della Roma Josè Mourinho dopo la qualificazione alla prossima semifinale grazie al successo per 4-1 ai supplementari sul Feyenoord. E sul futuro: “Sono felice qua, non posso nasconderlo. Mi piace la gente e io piaccio alla gente. Ho la sensazione che a Trigoria sono rispettato da tutti, ho un buon rapporto con la proprietà. Ho un rapporto di rispetto, positivo, anche con il direttore (Pinto ndr) e con i giocatori, che sono fantastici. Non posso dire che sono come figli, ma quasi. Qualche volta penso ad ambizioni diverse, ma sono felice qui. Poi vediamo, l’importante è che oggi sono felice”.