La giustizia sportiva portoghese sta indagando su un possibile caso di corruzione che potrebbe aver favorito il Benfica. Secondo il quotidiano il Público, l’indagine avrebbe come principale sospetto l’imprenditore César Boaventura, il quale avrebbe cercato di convincere alcuni giocatori del Rio Ave e del Maritimo a favorire gli avversari negli scontri diretti durante il campionato 2015/16. Secondo le denunce, Boaventura avrebbe promesso 80 mila euro a chi avesse preso un cartellino giallo nel primo tempo e provocato un rigore nel secondo. Alcuni dei calciatori coinvolti chiesero addirittura di non giocare per evitare che un errore in campo potesse essere considerato fraudolento. L’imprenditore era già stato formalmente accusato dal pubblico ministero per corruzione, tuttavia però, sebbene amasse parlare di sé come uomo molto vicino all’ex presidente del Benfica, Luís Filipe Vieira, non è mai arrivata la certezza di qualche legame fra l’operato dell’imprenditore e i dirigenti della squadra di calcio.
Portogallo, indagine su gare truccate: coinvolto il Benfica
Roger Schmidt, Benfica - Foto LiveMedia/Laurent Lairys/DPPI