Due partite in poche ore, è questo il menù del giovedì per la Juventus, che presumibilmente nel corso della giornata conoscerà la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport sul -15 di penalizzazione, che potrebbe concretamente scomparire all’improvviso, in modo definitivo o più probabilmente in attesa di un nuovo passaggio con ritocco al ribasso alla Corte d’Appello Figc, per poi giocarsi di sera in quel di Lisbona il ritorno dei quarti di Europa League contro lo Sporting, forte dell’1-0 dell’andata ottenuto però senza brillare e dunque a rischio in caso di prestazione negativa contro una squadra assolutamente di tutto rispetto come quella portoghese.
In entrambe le situazioni, il minimo comun denominatore è la Champions League, quella del prossimo anno, e giocarla o meno fa tutta la differenza del mondo. Arrivarci dal campionato col -15 e con le due sconfitte di fila è ora impossibile e impensabile, anche se i punti di ritardo sono pur sempre nove e non incolmabili, ma ritrovando i punti perduti, e il dibattimento di ieri lascia ampi spiragli, vorrebbe dire riportarsi al terzo posto con sei di margine. Cambia tutto, è chiaro, e la mattinata dovrebbe essere rovente. Poi, però, c’è da scendere in campo all’Alvalade, dove ci si aspetta una serata infernale in cui servirà tutta la personalità di quelli come Di Maria, e perché no di Pogba a gara in corso, per centrare il pass per le semifinali della seconda coppa europea per prestigio. Vincere l’Europa League, infatti, è l’altra via che la squadra di Allegri ha per giocare la Champions nella prossima stagione, quella più vicina perché da qui in avanti basterebbero due vittorie e due pareggi, mentre in campionato anche con otto vittorie – ma la prossima è già col Napoli – potrebbero matematica alla mano non bastare.
Insomma, la Juve è in corsa ma in poche ore può distruggere tutto o avvicinarsi al grande obiettivo: o la va o la spacca, si potrebbe dire, ed è per questo che si anelano i gol di Vlahovic, il ritorno in grande spolvero di Kostic leggermente appannato ad aprile, lui che in questa coppa con l’Eintracht lo scorso anno fu più che decisivo. E soprattutto, c’è da aspettarsi una grande prestazione dopo il mezzo disastro col Sassuolo, perché è solo così che si fa strada in Europa, senza speculare o provare a fare le barricate per difendere l’1-0, e un tecnico esperto come Allegri lo sa benissimo