Ciclismo

Tour de France 2017, le pagelle della sedicesima tappa. Matthews da urlo nel vento

Michael Matthews - Foto Maarten van Maanen CC BY-SA 2.0

Un grande Michael Matthews si è aggiudicato la sedicesima tappa del Tour de France 2017, da Le Puy-en-Velay a Romans-sur-Isère di 165 km. Una frazione caratterizzata da un ritmo forsennato nella prima parte e dal vento nel finale.

Pronti via e diversi corridori provano a trovare la fuga giusta, ma la Sunweb tiene il ritmo molto elevato sulla prima salita di giornata e raggiunge il suo obiettivo. La maglia verde di Marcel Kittel infatti si stacca dopo pochi km dalla partenza: il tedesco prova a tener duro e ad inseguire, ma il gruppo maglia gialla continua ad andare a forte velocità. Alla fine Kittel è costretto a desistere, arrivando ad oltre dieci minuti all’arrivo. Intorno alla metà della frazione arriva anche il ritiro di George Bennett, capitano della Lotto Jumbo e 12° in classifica alla partenza di stamattina: per lui problemi fisici che lo hanno portato ad abbandonare la Grande Boucle.

Nel finale era atteso il vento laterale, che non si è fatto attendere: l’azione decisiva arriva per mano del Team Sky negli ultimi 20 chilometri. Il gruppo si fraziona inevitabilmente, con circa trenta uomini che restano al comando mentre Daniel Martin, Louis Meintjies ed Alberto Contador sono gli uomini di classifica che pagano dazio. Alla fine l’irlandese e il sudafricano arrivano con 51″ di ritardo, mentre lo spagnolo addirittura esce dalla top10 perdendo oltre un minuto e mezzo. Molto bene Fabio Aru, che chiude in prima persona un “buco” creato dal vento e con abilità rimane con la maglia gialla. Lo sprint ristretto premia così Matthews, che ha la meglio su Boasson Hagen e Degenkolb. Per l’australiano arriva la seconda vittoria di tappa: la maglia verde di Kittel inizia a tremare.

Le pagelle 

Michael Matthews ed il Team Sunweb, voto 10 e lode: semplicemente la tappa perfetta. L’attacco di squadra in partenza porta Marcel Kittel a staccarsi, per poi allungare e disperdere il gruppetto del tedesco. Poi sale in cattedra l’australiano, che vince il traguardo volante e poi di prepotenza beffa i rivali nello sprint finale. Per lui arrivano 50 punti che lo portano a sole 29 lunghezze dalla maglia verde: raramente una vittoria è così tanto meritata.

Evdald Boasson Hagen, voto 8: altra seconda posizione che sa di beffa per il norvegese, che forse meriterebbe la gioia della vittoria per quanto fatto vedere finora. Oggi mette i suoi a collaborare con i Sunweb per estromettere Kittel, poi nel finale rimane nel gruppo dei migliori dopo la selezione del vento. Negli ultimi metri resta chiuso, poi sprigiona i cavalli e rimonta con una velocità pazzesca, ma la linea di arrivo giunge troppo presto e Matthews è ancora davanti per pochi centimetri. Poco fortunato.

Fabio Aru, voto 7: il sardo dell’Astana sembra aver capito quando è il momento giusto per stare nelle primissime posizioni nel gruppo. Stavolta il secondo della generale non si fa sorprendere nel momento della bagarre: forse la squadra non sarà competitiva al massimo, ma Aru chiude in prima persona sui migliori ed entra nel gruppetto buono. L’impressione è che da domani sulle Alpi ci potremo divertire.

Team Sky, voto 7,5: poco da fare, sono la squadra più forte e si vede. Anche oggi gli uomini di Chris Froome spostano l’ago della bilancia, sfruttando il vento nel finale e provocando di fatto il ritardo di Daniel Martin, adesso di nuovo alle spalle di Mikel Landa. Menzione d’onore per Michal Kwiatkowski, splendido gregario per il suo capitano, saldamente in giallo aspettando le prossime due tappe.

Martin, Kittel e la Quick Step, voto 4: giornata nera per il team belga, che esce sconfitto su tutti i fronti. In avvio non riescono a riportare sotto la maglia verde di Kittel, forse non più in possesso della condizione straripante dei primi giorni. Adesso Matthews può davvero credere nella vittoria della classifica a punti. Nel finale arriva anche la beffa per la classifica generale, con Martin che rimane fuori dal gruppo dei migliori a causa del vento e dell’attacco degli Sky. L’irlandese così compromette il suo posizionamento e scivola al settimo posto.

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