Intervistato ai microfoni di Dazn, Javier Zanetti ha parlato della sua Inter a due giorni dall’importantissima sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica. “Nonostante qualche difficoltà in campionato – ha detto l’ex capitano nerazzurro – io sono sempre positivo e fiducioso. Mercoledì abbiamo una grande opportunità e dobbiamo cercare di sfruttarla. Difficile trovare una spiegazione del diverso rendimento che la squadra ha avuto in campionato e in Champions, anche noi dirigenti ci facciamo questo tipo di domande. Adesso, però, la cosa fondamentale è essere tutti compatti di fronte a questa opportunità che avremo in Champions contro il Benfica. Cosa dico dei tifosi? Grazie perché ci hanno sostenuto e ci sono stati sempre vicini. Tutti insieme possiamo arrivare a questa semifinale che ci manca da tempo. Speriamo che la squadra risponda in campo”.
Il momento in campionato è, tuttavia, drammatico: lo 0-1 di sabato sera contro il Monza è stata la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate e l’undicesima in totale, per una squadra che è scivolata giù fino al quinto posto della graduatoria. “Si parla sempre, anche se a me piace più farlo a mente fredda, il giorno dopo la partita – ha spiegato Zanetti –. Certi confronti servono per cercare di compattarsi e di aiutarsi nei momenti di difficoltà. La panchina di Inzaghi? Ha sempre dimostrato grande professionalità. Riconosce che l’andamento in campionato non è sufficiente per il valore della squadra a sua disposizione. Adesso c’è la semifinale di Champions da conquistare e poi avremo le ultime 8 gare di campionato e la semifinale di ritorno di Coppa Italia per cambiare questa tendenza”.
Un commento, infine, su Romelu Lukaku: “Romelu ha avuto questo lungo infortunio che ha pesato tanto per un giocatore con le sue caratteristiche: è difficile riprendere dopo certi stop se hai un certo tipo di fisico. In alcuni momenti abbiamo rivisto il Lukaku che conosciamo, ma in ogni caso gli siamo vicini: ci aspettano partite fondamentali nelle quali lui può essere decisivo. Deve essere tranquillo di testa: capisco il suo momento e solo lui può uscirne”, ha concluso Zanetti.