“Il rapporto sessuale c’è stato ma era consensuale”. Questo è quanto dichiarato da Dani Alves oggi davanti al giudice istruttore durante l’udienza chiesta dai suoi legali per ottenere la libertà provvisoria. Il giocatore brasiliano si trova in carcere nella Ciudad Condal dallo scorso 20 gennaio a seguito dell’accusa di stupro da parte di una ragazza di 23 anni che sostiene di essere stata violentata nel bagno di una discoteca la notte del 30 dicembre.
Una delle vicende da chiarire riguarda le differenti versioni inizialmente fornite dal brasiliano, che aveva negato di conoscere la vittima, poi ha ammesso di averla incontrata ma affermando che non fosse successo nulla e infine dichiarato che si era trattato solo di sesso orale. Alves si è giustificato affermando di voler nascondere il tradimento alla moglie Joana Sanz. I legali del brasiliano hanno anche mostarato le immagini delle telecamere della discoteca, con la ragazza che entra nel bagno dopo il calciatore senza alcuna costrizione. Ora la parola passa ai giudici che già lo scorso 21 febbraio avevano negato la libertà su cauzione considerando l’alto rischio di fuga e l’esistenza di prove “gravi” e “numerose” contro il calciatore.