“Abbiamo cambiato diversi giocatori e abbiamo rischiato. Ma la risposta della squadra è stata ottima, il risultato può dare l’idea di una partita facile, ma non sono stato tranquillo nemmeno sul 2-0. Abbiamo abbassato la pressione e abbiamo sentito la stanchezza. Poi Rui Patricio ha parato e il terzo gol ha chiuso la partita”. Lo ha detto l’allenatore della Roma Josè Mourinho dopo la vittoria per 3-0 sull’Udinese all’Olimpico. In gol Bove e Abraham, ma soprattutto Pellegrini, dopo il rigore sbagliato col Feyenoord. Dagli undici metri oggi si è presentato Cristante (che ha colpito il palo): “Doveva giocare con fiducia senza pressione per il rigore sbagliato – spiega il tecnico a Dazn sul capitano giallorosso -. Qualche prestazione negli ultimi tempi non era stata fantastica per diversi motivi, ma abbiamo fiducia in lui. La mia decisione di non fargli calciare il rigore è perché non aveva bisogno di pressione extra. Un rigore sul 2-0 sarebbe stato suo, ma non quello decisivo”.
Sette gli italiani in campo, due dei quali provenienti dal settore giovanile: “Mi piace questo nucleo italiano – spiega Mourinho -. Avere gente di casa crea una situazione di famiglia, con empatia con i tifosi. Oggi Bove è stato fantastico, anche se ha fatto un errore importante in occasione del rigore per l’Udinese. Ma non sono arrabbiato con lui, è normale nella crescita”. Poi aggiunge: “Dobbiamo sviluppare i punti di forza e nascondere i limiti. L’organizzazione difensiva è importante per noi. Non abbiamo calciatori esplosivi davanti, l’unico è Solbakken, e abbiamo bisogno di pressare alti. Quando abbiamo perso intensità, ci siamo abbassati e abbiamo sofferto. La squadra sa soffrire, il risultato è importante”. Ora l’operazione rimonta contro il Feyenoord in Europa League: “Dimentichiamo il campionato per qualche giorno. Dybala in campo giovedì? Forse. Sensazioni più positive che negative”, conclude il tecnico.