La Juventus cade ancora e stavolta fa inevitabilmente tanto rumore. La squadra di Allegri perde la seconda di fila in campionato, entrambe in trasferta, gioca male e a tratti malissimo, fa confusione e viene punita al Mapei Stadium da un Sassuolo che lievita alla distanza e risponde alle critiche post-Verona e generiche quando si avvicina la sfida con i bianconeri, a cominciare dall’assenza di Berardi. Un pesante stop per la Vecchia Signora, trafitta da Defrel e ora definitivamente aggrappata al ricorso di mercoledì per giocarsi la zona Champions, altrimenti lontana punti e squadre da superare.
La testa probabilmente è altrove per i bianconeri, sia al Collegio di Garanzia, per rendere la classifica virtuale una classifica reale e definitiva, in un senso o nell’altro, al contempo anche allo Sporting Lisbona, a Benfica dove bisogna difendere l’1-0 dell’andata in quella che è l’altra grande occasione, ora vicina appena due vittorie, per approdare in Champions League anche il prossimo anno (oltre ad alzare al cielo un trofeo), e le prossime sfide sono con Napoli in campionato, e si prepara da sé, e con l’Inter in Coppa Italia, anche quella da dentro o fuori. Inevitabile che contro i neroverdi fosse una parta da vincere ma col grande rischio di non approcciarla bene: così infatti è, per oltre un’ora, poi nel momento migliore c’è lo schiaffone targato Defrel, a quel punto la reazione arriva ma confusa e senza palle gol se non quella clamorosa di Rabiot col miracolo di Consigli. Troppo poco per la Juventus, troppo poco contro un’avversaria priva del suo uomo migliore. Allegri lancia Barbieri e viene tradito da un altro giovanissimo come Fagioli, in lacrime dopo l’errore che – semplificando all’ennesima potenza – costa tre punti. Una partita storta, da inizio a fine, che non deve assolutamente influire su un finale di stagione in cui possono arrivare invece una serie di soddisfazioni: a patto di giocare in modo inversamente proporzionale a oggi, oltre all’obbligatorietà di ritrovare Di Maria, Pogba e Chiesa tutti insieme in buone condizioni.