Andrey Rublev al termine di un’incredibile altalena di emozioni supera Holger Rune in tre set a Montecarlo e conquista il suo primo titolo Masters 1000. Il russo chiude con un ace un set decisivo in cui si è trovato ad un passo dal baratro, sotto 1-4 con palla break che avrebbe portato il giovane danese a servire per il match sull’1-5. Meritato successo per l’attuale numero sei del ranking mondiale, bravo a rimanere sempre in scia all’avversario, che come spesso accade vive tanti alti e bassi nel corso delle sue partite.
LA PARTITA – Inizio molto equilibrato, con occasioni da una parte e dall’altra: Rune non concretizza una palla break in un secondo game in cui Rublev commette un paio di doppi falli, ma poi il russo non riesce a strappare il servizio all’avversario da 15-40 nel gioco successivo. Il primo allungo lo trova in ogni caso il danese, che strappa la battuta all’avversario sul 3-2 in suo favore, salvo poi incappare in un paio di games pieni di errori che permettono a Rublev di ritrovare la parità sul 4-4. Il russo nel nono game ha anche una palla break che, se concretizzata, l’avrebbe portato a servire per il set, ma Rune gestisce bene la situazione e con tre punti di fila torna avanti 5-4. E alla fine la maggiore freddezza del classe ’03 paga: sul 6-5 trova il break decisivo e si aggiudica la frazione per 7-5.
Allo stesso tempo, Rune dimostra tutta la sua giovane età ad inizio seconda frazione. Dalla palla game a sua disposizione subisce un parziale di sette punti a zero che portano Rublev avanti 2-0. Il russo ha anche un paio di occasioni per andare avanti di un doppio break, ma Rune riesce a restare in scia e puntualmente nel game successivo breakka a quindici l’avversario. Si tratta di un fuoco di paglia, perché con il passare dei minuti il danese sbaglia sempre di più, finendo per cedere quattro giochi consecutivi per il 6-2 Rublev.
Il russo, però, è protagonista di un mezzo disastro che compromette la sua partita. Nel primo game del terzo parziale, con l’inerzia decisamente dalla sua, si fa rimontare da 40-0 e in totale non riesce a sfruttare ben sei palle games, finendo per farsi invece breakkare alla prima occasione. Un ragazzo di carattere come Rune non aspettava altro per ritrovare energie e si staccava sul 3-0. Sale sul 4-1 e qui ha una palla break che l’avrebbe portato a servire per il match. Rublev la annulla, resta in scia e torna in partita strappando il servizio al danese.
Si è di nuovo in parità sul 4-4, poi sul 5-5. A questo punto arriva il game da incubo per Rune, che tra smash sbagliati e doppi falli regala il break a Rublev, scagliando palline fuori dallo stadio e prendendosi i fischi e un warning. Il russo non trema, sale subito sul 40-0 e chiude al secondo match point.