Walter Sabatini si è raccontato in un’intervista al Foglio, durante la quale ha affrontato anche la questione Juventus: “Juve sempre sulla graticola del Tribunale? Un motivo evidentemente ci sarà. Non sono altri uomini a metterli sulla graticola, ma ci si mettono da soli” ha detto l’ex dirigente sportivo.
Sul doping: “Non parlo di doping perché non ho indizi e, tanto meno, prove di effetti dopanti. So, però, che c’era un uso dei farmaci per così dire ‘allegri’, erano tanti e frequenti. Ci venivano somministrati durante la settimana e prima della partita. La cadenza delle somministrazioni era quotidiana. Il neoton, i cardiotonici e quelli che i medici definivano ricostituenti. C’era di tutto”.
“Se si tratta di un fenomeno ormai passato? Sono cambiati i calciatori. Oggi, a differenza di un tempo, sanno proteggersi – ha detto Sabatini -. Nessun calciatore attuale si fa fare un’iniezione intramuscolo a cuor leggero. Vogliono sapere preventivamente tutto del farmaco e molto spesso, nonostante ogni spiegazione e rassicurazione, non ci si riesce ugualmente. Un tempo i giocatori facevano tutto. Non serviva neppure il medico per convincerli. Bastava un semplice massaggiatore. Oggi i calciatori hanno un’altra coscienza, altri scrupoli e, diciamolo pure, un’altra cultura”