Serie A

Sabatini: “Juve sempre sulla graticola della giustizia? Un motivo ci sarà. E sul doping…”

Walter Sabatini - Foto Antonio Fraioli

Walter Sabatini si è raccontato in un’intervista al Foglio, durante la quale ha affrontato anche la questione Juventus“Juve sempre sulla graticola del Tribunale? Un motivo evidentemente ci sarà. Non sono altri uomini a metterli sulla graticola, ma ci si mettono da soli” ha detto l’ex dirigente sportivo.

Sul doping“Non parlo di doping perché non ho indizi e, tanto meno, prove di effetti dopanti. So, però, che c’era un uso dei farmaci per così dire ‘allegri’, erano tanti e frequenti. Ci venivano somministrati durante la settimana e prima della partita. La cadenza delle somministrazioni era quotidiana. Il neoton, i cardiotonici e quelli che i medici definivano ricostituenti. C’era di tutto”.

“Se si tratta di un fenomeno ormai passato? Sono cambiati i calciatori. Oggi, a differenza di un tempo, sanno proteggersi – ha detto Sabatini -. Nessun calciatore attuale si fa fare un’iniezione intramuscolo a cuor leggero. Vogliono sapere preventivamente tutto del farmaco e molto spesso, nonostante ogni spiegazione e rassicurazione, non ci si riesce ugualmente. Un tempo i giocatori facevano tutto. Non serviva neppure il medico per convincerli. Bastava un semplice massaggiatore. Oggi i calciatori hanno un’altra coscienza, altri scrupoli e, diciamolo pure, un’altra cultura”

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