Il Masters 1000 di Montecarlo non ha rappresentato storicamente un’oasi felice per Matteo Berrettini. Quest’ultimo ha preso parte al torneo soltanto nel 2019 e nel 2021 arrendendosi in entrambi i casi all’esordio, sconfitto in due set rispettivamente dal bulgaro Grigor Dimitrov e dallo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Proprio sulla terra rossa monegasca, però, l’azzurro è chiamato ad una reazione dopo essere scivolato alla posizione numero 22 del ranking mondiale ed aver raccolto sostanzialmente nulla in questi primi quattro mesi di stagione.
Diamo un’occhiata al potenziale tabellone dell’allievo di Vincenzo Santopadre che, non rientrando tra le teste di serie, dovrà iniziare il proprio percorso dal primo turno. Qui non è andata male. Berrettini, infatti, se la vedrà contro Maxime Cressy, giocatore molto abile e pericoloso sui campi rapidi ma non propriamente adatto alla terra battuta. Il bombardiere statunitense, inoltre, non sta vivendo un momento molto felice essendo reduce da quattro eliminazioni consecutive all’esordio. Il serve & volley dell’americano può mettere qualche granello negli ingranaggi di Berrettini. Quest’ultimo, però, sembra possedere tutte le contromisure tattiche per avanzare.
Nel secondo turno l’asticella si andrebbe ad alzare contro uno tra il britannico Cameron Norrie oppure l’argentino Francisco Cerundolo, due tra i tennisti più in forma nelle ultime settimane. Tutti e due sono dotati di colpi molto solidi e potenti e si adattano particolarmente bene alla terra rossa. In un eventuale ottavo di finale, poi, ci sarebbe il giovane danese Holger Rune che, con l’assenza di tanti big, è diventato uno dei candidati più seri per arrivare fino in fondo. Con Berrettini ci sono due precedenti. L’azzurro ha prevalso al secondo turno del Masters 1000 di Indian Wells nel 2022 mentre quest’anno si è arreso nei quarti ad Acapulco, dove si è ritirato ad inizio secondo set dopo un parziale di sette giochi a zero in favore dell’attuale numero otto del mondo.
Avanzare vorrebbe dire affrontare ai quarti di finale uno tra Daniil Medvedev o Alexander Zverev. Il miglior Berrettini avrebbe tante possibilità di successo con entrambi. Il russo, nonostante quattro tornei vinti nelle ultime cinque apparizioni e la finale ottenuta ad Indian Wells, rimane un tennista con tantissime lacune sulla terra rossa. Il tedesco, invece, deve ancora ritrovare la migliore condizione fisica e tecnica dopo il brutto infortunio alla caviglia dello scorso anno ai quarti di finale del Roland Garros contro Rafael Nadal. In semifinale per l’italiano ci sarebbe uno scontro da brividi contro il numero uno del mondo Novak Djokovic oppure un derby tutto azzurro contro Jannik Sinner.
Il serbo, complice i tanti forfait illustri dell’ultimo minuto, è l’indiscusso favorito. Dopo il trionfo agli Australian Open ha giocato soltanto a Dubai, dove si è arreso in semifinale. Nonostante il poco tennis nelle gambe, il numero uno del mondo ha approfittato dell’ultimo periodo di stop forzato per allenarsi e preparare al meglio la stagione sul rosso europeo in cui, nonostante il mancato vaccino contro il Covid-19, potrà prendere parte a tutti gli appuntamenti in calendario. C’è tanta curiosità anche di vedere all’opera l’altoatesino, che dovrà confermare tutti i progressi mostrati in questi mesi su una superficie dove storicamente ha sempre fatto benissimo.
La finalissima vedrebbe opposto Berrettini molto probabilmente ad uno tra il greco Stefanos Tsitsipas, il norvegese Casper Ruud oppure lo statunitense Taylor Fritz. Inutile dire che il più pericoloso sarebbe l’ateniese, che si è portato a casa le ultime due edizioni a Montecarlo. Farebbe meno paura un faccia a faccia con gli altri due, apparsi leggermente appannati in questi primi mesi di stagione dopo un 2022 da incorniciare.