“Io e la squadra crediamo ancora nella salvezza, in fondo ci sono ancora trenta punti in palio”. Il presidente del Verona, Maurizio Setti, ha parlato della lotta salvezza in occasione della presentazione della maglia celebrativa per i 120 anni del club scaligero.
Il patron ha anche provato a spiegare le ragioni che hanno portato ad una stagione così difficile per i gialloblù: “Le cessioni sono state necessarie, non si può tenere chi vuole andare via. Ma in generlae in questa stagione tante cose sono andate storte: infortuni, dirigenti che sono andati via, un allenatore come Cioffi che non è stato capito, qualche acquisto non all’altezza e alcuni giocatori che non sono abituati alla pressione della bassa classifica. Qualche partita l’abbiamo persa immeritatamente, ma quando si mette in mezzo la sfortuna.
Poi, Setti parla anche dei giocatori ai quali è rimasto più legato negli ultimi anni: “Tanti calciatori sono passati e sono affezionato a tutti. Iturbe è stata una mia grande soddisfazione: lo volevano tutti, poi si è smarrito perchè ha perso l’umiltà. Sono legato a Luca Toni, aveva intrapreso anche un percorso dirigenziale. Rrahmani mi sta piacevolmente sorprendendo, titolare nella squadra che sta vincendo lo scudetto”.
“Ci sono tante voci, ma io resto anche in caso di Serie B. Al Verona tengo tantissimo, noi possiamo dare molto alla città e la città può dare molto a noi”, ha concluso Setti.