Calcio

Cannavaro: “La differenza la fanno i giocatori. Un errore? Rifiutare la Polonia”

Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro, Benevento - Foto LiveMedia/Luca Diliberto

“Ho rifiutato la Polonia prim del Mondiale, in un periodo in cui non era ancora arrivata la guerra e c’erano da preparare due sfide contro Russia e Svezia. I tempi erano troppo corti, allora dissi di no, ma senza dubbio è stato un errore”. Fabio Cannavaro, ospite della trasmissione “Supertele” in onda su DAZN, ha parlato del suo passato e futuro di allenatore dopo la negativa avventura di Benevento: “L’esperienza mi è servita, sono tornato un po’ indietro e fa bene ad un allenatore. Una delle difficoltà iniziali è stata nel trovare confidenza con i ragazzi, avevano quasi timore a guardarmi”.

Sul suo futuro, precisa: “L’importante è allenare. In qualsiasi categoria, in qualsiasi paese perché solo se stai sul campo puoi crescere e migliorare. Cerchi di dare il massimo, di lavorare tantissimo per aiutare i tuoi giocatori, ma a volte capisci che la parte più importante del calcio sono i giocatori. Se ce li hai, sennò…”.

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