Ciclismo

Pagelle Giro delle Fiandre 2023, Pogacar irreale. Van der Poel e Pedersen da applausi

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Foto LiveMedia/Silvia Colombo

Le pagelle del Giro delle Fiandre 2023, una corsa spettacolare che non ha tradito le alte attese della vigilia e che ha visto trionfare Tadej Pogacar. Lo sloveno ha dato ancora una volta spettacolo insieme ai due ormai abituali rivali, Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert. Un Fiandre in cui è successo davvero di tutto: ventagli, cadute, attacchi e inseguimenti fino alla resa dei conti finale negli ultimi 50 km quando Pogacar ha attaccato riuscendo a ricucire lo strappo con gli attaccanti. L’accoppiata conclusiva Vecchio Kwaremont-Paterberg ha permesso al fuoriclasse sloveno di spiccare il volo, regalare nuove incredibili emozioni e scrivere una vera e propria pagina di storia del ciclismo. Di seguito i nostri voti ai protagonisti.

GIRO DELLE FIANDRE: ORDINE DI ARRIVO

GLI HIGHLIGHTS DELLA CORSA (VIDEO)

Le pagelle

Tadej Pogacar, voto 10 e lode

Davvero difficile descrivere a parole la prestazione dello sloveno, che oggi diventa il terzo nella storia dopo Merckx e Bobet a vincere sia il Tour de France che il Giro delle Fiandre. Attacca a più riprese con generosità e con una cattiveria agonistica che lo sta accompagnando dalla prima gara di questa nuova stagione. Stronca tutti gli avversari uno ad uno, alla fine anche i suoi più diretti rivali devono alzare bandiera bianca. Strapotere assoluto, dopo la Liegi e il Lombardia un altro tassello nel mosaico delle Monumento.

Mathieu Van der Poel, voto 9

E’ servito un Pogacar formato extralusso per impedire all’olandese di unirsi al ristretto club di coloro che hanno vinto la “Ronde” per tre volte. Nelle ultime quattro edizioni il bilancio di VdP è di due vittorie e due secondi posti, un dato più che mai eloquente per capire il legame tra Van der Poel e il Fiandre. Unico neo, l’essersi trovato troppo indietro in occasione dei ventagli nella prima parte di gara: tutte energie sprecate che forse avrebbero potuto permettergli di scrivere un finale diverso. Resta comunque una prova da standing ovation.

Mads Pedersen, voto 9

Davvero impressionante la prova del danese, ormai una certezza del grande ciclismo da alcuni anni. E’ lui a promuovere l’attacco di gruppo che a oltre 110 km dall’arrivo caratterizza la parte decisiva della corsa. Un voto alto va a tutti i protagonisti dell’attacco, ma Pedersen in particolare prova l’assolo in solitaria per anticipare la rimonta di Pogacar negli ultimi 30 km e una volta raggiunto riesce comunque a prendersi il podio battendo Van Aert e tutti gli altri nello sprint per il terzo posto. Sontuoso.

Wout Van Aert, voto 6.5

Quarto posto amaro per il belga, che sicuramente arrivava con ben altre aspettative e con il tifo di un’intera nazione sulle spalle. Probabilmente condizionato dalla caduta in cui è rimasto coinvolto (QUI IL VIDEO), deve arrendersi sull’ultimo Kwaremont alla furia di Pogacar e Van der Poel per poi cedere anche il podio a Pedersen nella volata di consolazione. Tanti trionfi per la Jumbo Visma nelle ultime settimane, ma nelle due Monumento la corazzata giallonera è rimasta senza dubbio delusa.

Matteo Trentin, voto 9

Pochi italiani al via, ma l’ex vicecampione mondiale tiene alta la nostra bandiera con una prova maiuscola. Trova l’attacco buono riuscendo a rispondere a Pedersen, per parecchi chilometri forse accarezza anche il sogno di potersi giocare le proprie possibilità ma la rimonta di Pogacar lo riporta ai suoi compiti di gregariato. E Trentin è perfetto: attende il capitano, lo aiuta nel momento caldo della corsa e alla fine chiude anche in top-10. Applausi.

Peter Sagan, sv

Non era tra i favoriti, ma l’ultimo Fiandre dello slovacco viene chiuso anticipatamente dalla maxi-caduta di gruppo che lo costringe al ritiro. Non sarebbe stato quasi sicuramente protagonista, ma resta comunque una giornata sfortunata e si spera senza serie conseguenze.

Filip Maciejuk, voto 0

Il giovane polacco della Bahrain-Victorious è indifendibile oggi. Manovra sconsiderata la sua, un rientro in strada che provoca la maxi-caduta che manda a terra anche Van Aert e costringe al ritiro diversi corridori. La squalifica è sacrosanta, auspicabile forse anche qualche misura per le prossime settimane.

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