E’ l’ennesima prova del nove per la Lazio quella di Monza, dove la squadra di Sarri, a distanza di due settimane dal capolavoro nel derby, cerca risposte e continuità, questa sconosciuta in una stagione in cui comunque la crescita dei singoli e del gruppo è stata lampante e a testimoniarlo c’è il secondo posto, che può verosimilmente essere rinforzato. La qualificazione in Champions, al momento nelle mani dei biancocelesti, è ormai l’obiettivo di questa stagione in cui si è usciti da tutte le coppe possibili e sarebbe una grande soddisfazione che andrebbe a testimoniare come il progetto di affidarsi al tecnico toscano per fare il salto di qualità, con un mercato invece di fatto votato alle conferme e a sostituzioni mirate, peraltro spesso criticato proprio dall’allenatore, sia stata un’intuizione importante di Lotito e Tare.
Bisogna dire però che già qualche volta di troppo nel momento di confermarsi dopo un buon periodo la Lazio è improvvisamente mancata, ed è per questo che allo U-Power Stadium bisognerà mettere le cose in chiaro. La trasferta di Bologna, con quello 0-0 davvero deludente, è ancora impressa nella memoria e servirà personalità e ambizione su un campo complicatissimo. Già, perché Palladino ha dimostrato di avere stoffa da vendere e ha già battuto per due volte la Juventus, peraltro prossima avversaria biancoceleste e già capace di infliggere il ko ai ragazzi di Sarri due volte quest’anno, ha fermato l’Inter, ha sempre dimostrato di potersela giocare con chiunque. Sono tre punti che valgono tantissimo anche per il valore dell’avversario: anche senza Immobile al 100%, ci saranno Zaccagni che dovrà smaltire la delusione di non essere stato convocato in Nazionale, fatto che è piaciuto invece al suo allenatore che lo ha avuto in questi giorni. Sarà lui l’uomo più atteso oggi, così come Milinkovic-Savic che nelle ultime settimane ha faticato un po’.