Stavolta non è strapotere Red Bull, ma strapotere Verstappen. Già, perché la pole position in Australia, su una pista storicamente non troppo amica di Max, è tutta da addebitare al due volte campione del mondo, con una macchina sì superiore alle altre, ma che ha manifestato una guidabilità non ottimale e dei problemi messi a nudo da Sergio Perez, che partirà ultimo dopo averla messa sulla sabbia nervoso e sconsolato per dei guai in Q1. Che evidentemente non ha avuto l’olandese, ma che al contempo ha dovuto dar fondo a tutta la sua maestria e a tutta la sua velocità per prendersi una pole importante in un circuito in cui il sorpasso non è tabù, ma nemmeno all’ordine del giro. Perez la perde e dovrà ricostruire la sua gara, Verstappen è di un altro livello e partirà davanti a tutti. Come può aver fatto la differenza quel giro veloce della discordia in Arabia…
In prima fila con Max c’è George Russell, non è uno dei soliti exploit del formidabile britannico, ma l’improvvisa rinascita – inaspettata per gli stessi piloti – della Mercedes, visto che Lewis Hamilton è terzo ed entrambi sembrano poter avere il passo, anche se hanno manifestato problemi di graining, per conservare le posizioni. Ancora una volta il giovane Russell fa meglio del vecchio leone Hamilton, che però stavolta può sorridere per la ritrovata competitività. Per una sorpresa, due conferme: Aston Martin è ancora lì a giocarsela, Alonso in quarta e Stroll in sesta, è ormai chiaro ed evidente come la macchina ci sia e persino per la vittoria nulla è precluso, specie con buona partenza dell’asturiano e del canadese. Quest’ultimo è stretto a sandwich dalle altre due conferme di giornata, vale a dire le due Ferrari, con Carlos Sainz che ancora una volta partirà davanti a un impreciso Charles Leclerc. Quinto lo spagnolo, settimo il monegasco, è chiaro ed evidente che la macchina non sia all’altezza del podio, sia in qualifica che in gara, anche se ci si aspetta si possa girare su tempi più veloci quantomeno di Mercedes. E’ una delusione, l’ennesima di questo inizio stagione in cui pian piano sta venendo a galla la verità: il progetto non è male, ma nemmeno riuscitissimo, e dalle qualifiche di Melbourne si esce fuori da quarta forza del campionato.